AMANDOLA – Richieste, novità e finalmente consegne di case. Questo sta avvenendo da quando il commissario Giovanni Legnini ha preso in mano la ricostruzione del centro Italia compito dal sisma del 2016. Diversi gli esempi che si susseguono in ogni provincia. Senza il grave incidente sul lavoro, oggi trenta famiglie di Amandola avrebbero già un nuovo appartamento, come ce l’hanno ivnece25 cittadini di Tolentino a Borgo Rancia.
“"Oggi la politica e la filiera istituzionale non devono solo guardare alla ricostruzione delle case, delle infrastrutture e dei servizi, ma devono riuscire a immaginare come un territorio, pesantemente colpito dal sisma del 2016, possa recuperare il tempo perduto, in tutti gli aspetti economici e sociali che, purtroppo, hanno penalizzato il cratere sismico" commenta il presidente della Regione, Francesco Acquaroli.
“Insieme dobbiamo continuare il lavoro di ripristino di una visione che rimetta in condizione i cittadini di tornare a essere protagonisti della propria vita e dei propri territori. Vedo alcuni scorci, importanti, di luce in fondo al tunnel della ricostruzione”.
Merito di Legnini, senza dubbio. Il commissario ha chiesto alla Camera di Deputati, durante l’ultimo incontro, una norma che consenta alle imprese colpite dal sisma di neutralizzare il peso dell'Iva sul contributo concesso dallo Stato per ricostruire le strutture, la proroga e l'aumento della capacità di stoccaggio delle macerie private nei siti temporanei, la riattivazione del credito di imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese e una maggior flessibilità sulle spese di funzionamento degli Uffici speciali per la ricostruzione e della struttura commissariale.
“La ricostruzione sisma 2016, dopo le semplificazioni introdotte, procede velocemente, ma proprio per il notevole aumento dei cantieri iniziano a porsi problemi che prima non si erano manifestati" ha spiegato il commissario. I siti di stoccaggio, in particolare nelle Marche, non riescono ad assorbire le macerie prodotte dalle demolizioni, "con il serio rischio di rallentare le attività dei cantieri - ha sottolineato Legnini -. È necessario che le Regioni si dotino di un piano a medio e lungo termine per lo smaltimento delle macerie private e che si programmi l'avvio di un ciclo virtuoso teso al riuso delle stesse”.
Alla Commissione Legnini ha inoltre sottolineato l'esigenza di una norma che permetta il rimborso rapido e l'anticipazione dell'Iva a carico delle imprese sul contributo concesso per la ricostruzione delle attività produttive.
“Sono esborsi importanti che chi deve ricostruire un ristorante, un albergo, un'attività produttiva, con l'attività ferma da anni, non ha alcuna possibilità di compensare o portare in detrazione l'imposta. Ci siamo confrontati con il Ministero dell'Economia - ha aggiunto - ed intanto è emersa la possibilità di permettere il rimborso anticipato di questi crediti Iva. Sarebbe un primo passo, perché occorrerebbe studiare anche una forma di anticipazione finanziaria, magari assistita dalla garanzia dello Stato per neutralizzare di fatto il peso dell'Iva”.
