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Pesaro, che tracollo a Reggio Emilia. Inizio imbarazzante, qualche canestro e poi il disastro. Buscaglia espulso

2 Dicembre 2023

REGGIO EMILIA – Se uno è più forte degli altri nove, anche se il basket è uno sport di squadra, c’è poco da fare. Pesaro è sbattuta contro Hervey. Ma soprattutto è vittima di se stessa, della sua difesa indolente, dell’incapacità di cambiare sui blocchi, o di seguire l’uomo se il piano partita è di restare sul proprio uomo. Finisce 101-68,

Solito inizio di parti imbarazzante, dopo 5’ è già sotto di  dieci punti. I soliti sussulti danno l’impressione di una squadra viva, la chiusura del secondo quarto, dopo l’inguardabile primo, lascia ancora un po’ di speranza negli occhi dei tifosi. Un’illusione che dura pochi minuti, quelli che servono a Reggio Emilia per piazzare un 8-0 micidiale.

Quello che deve far riflettere è il modo in cui maturano i canestri: semplici tagli con ricezione a centro area, triple dopo un blocco e un paio di palleggi, frutto dell’assenza totale di collaborazione tra i giocatori biancorossi. Il poco di buono è in qualche giocata di Totè e nei rimbalzi in attacco di Bluiett.

Regio Emilia deve fare poco per vincere. Lo schema base è dare palla a Hervey e farlo segnare. Lo schema più costituito è quello che porta a turno i piccoli aa tirare da liberi. Del resto Tambone e Visconti non tengono un primo passo e i lunghi son sempre in ritardo. Anche così si spiegano i falli di Mazzola.

L’emblema della partita è l’uscita di Buscaglia, espulso quando ancora c’era partita, ma sempre un distacco di 16 punti. Per il coach, che a lungo ha avuto lo sguardo basso sconsolato per le prestazioni difensive dei suoi, una dura punizione che farà riflettere tanti. La sua scelta di continuare a trattare gli americani come degli italiani di seconda fascia non sta pagando. E alla fine capita anche che Mazzola, dopo la super prova contro Treviso, torni normale. Da riflettere anche sugli ultimi minuti, con i giocatori che alzano bandiera bianca permettendo a Reggio Emilia di dilagare.

Non ci sono gerarchie in questa VL e anche le poche certezze traballano. Tambone relegato a fare il play, due palle buone e tre giocate di confusione lo stanno trasformando da fattore a problema. McCallum che sarebbe un play e lo fa giocare da guardia. Bluiett che è costretto ad andarsi a prendere la palla in mezzo all’area perché non c’è uno schema che lo liberi e lo faccia ricevere coni piedi ben posizionati a terra. Così si va poco lontano, non sono tante le squadre in difficoltà come Treviso che Pesaro incontrerà.

E domenica arriva una delle sorprese del campionato, Trento, che guarda Pesaro dall’alto.

r.vit.

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