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Novelli registi, attori in erba e sceneggiatori con Officine Mattoli: nuova scuola di cinema a P.S.Elpidio

24 Ottobre 2021

PORTO SANT’ELPIDIO – Scuola di cinema, Porto Sant’Elpidio ci prova. E lo fa abbinandosi a una realtà consolidata: le Officine Mattoli di Tolentino. “Realtà di questo tipo caratterizzano le grandi città. un’opportunità per chi già conosce questo mondo e vuole crescere, ma soprattutto coinvolge chi sente di avere una passione. Una scuola aperta al territorio, con il suo innovativo approccio” sottolinea l’assessora alla Cultura, Emanuela Ferracuti.

Claudio Barboni e Damiano Giacomelli, sceneggiatura e filmmaking, Rebecca Liberati, recitazione, e Angelo Tosoni per il quartiere Cretarola: ecco il team che rende tutto questo possibile. “Un grazie anche a Luca Piermartiri” esordiscono i promotori dell’iniziativa, ricordando l’impegno dell’ex assessore.

Officine Mattoli è il primo centro di formazione nelle Marche che ora apre una nuova sede a Porto Sant’Elpidio. “Da dieci anni abbiamo tre corsi principali oltre all’attività di produzione. Dal 2010 filmmaking che include le varie discipline, dalla regia al montaggio, scrittura per audiovisivo e recitazione cinematografica”.

I corsi si tengono il sabato e la domenica, otto ore al giorno. “La scelta del we è perché vogliamo integrare lavoro o studi del settore. E poi nel fine settimana intercettiamo i professionisti, tra cui diversi vincitori di David di Donatello, come docenti” aggiunge Giacomelli.

Trasferimento di competenze e realizzazione di produzioni autonome, tutto nasce dentro le Officine. “I corsi sono la spina dorsale dell’industria cinematografica, ci mancano scenografia e costumi. I corsi alla fine del primo anno sfociano in un cortometraggio di diploma. L’anno scoro Caterina Carone ha seguito il lavoro ‘Il vento’ che ha debuttato al corto Dorico. Nel secondo anno gli studenti usano attrezzature professionali e tutor per realizzare cinque cortometraggi a basso budget” aggiunge Claudio Balboni.

Si va dalle 390 ore di filmmaking alle 300 di sceneggiature, tra i 15 e i 20 fine settimana di lezione e ogni corso ha un massimo di 15 allievi. I costi: filmmaking 2200 euro, 1500 sceneggiature, 1900 recitazione. Primo anno febbraio/settembre, da settembre a maggio si lavora sui singoli progetti. “Gli iscritti arrivano da Marche, Romagna, Abruzzo e Umbria. Corso fisico, in presenza, tolta qualche lezione su zoom magari per trattare la questione budget. I corsi sono biennali, il monte ore vincolante è quello del primo anno.

“Abbiamo numerosi docenti ospiti, da Daniele Ciprì a Daniele Gaglianone fino a Stefania De Santis, acting coach amata dai grandi e Filippo Timi”. Cosa c’è dopo il corso? “Il talento e la determinazione fanno la differenza. Io e Simona Ripari dopo Officine Mattoli abbiamo intrapreso la carriera. Si conoscono le maestranze, si creano legami, poi sta all’attore e al regista andare avanti, di fare il possibile per lavorare. Noi diamo la possibilità di farsi conoscere. Tra l’altro c’è una nuova attenzione da parte anche della Regione Marche” aggiungono.

Simona Ripari entra nelle differenze tra teatro e cinema a livello di recitazione e sul perché sia stata scelta Porto sant’Elpidio, dove lei risiede. “La mia città è in crescita. Abbiamo un festival del teatro consolidato, volevo portare del cinema, visto che poi ce lo avevamo in città, in piazza. Ci sono diversi ragazzi di Porto Sant’Elpidio che si sono diplomati alle Officine Mattoli. Il percorso teatrale resta utile per entrare al cinema, però poi bisogna distinguere. Qui si lavora per la macchina da presa. Stiamo pensando a insegnanti che siano molto diretti, non più lavoro sul corpo, ma impatto sullo schermo. Chi ci sceglie non è per diventare attore nel complesso, ma per fare cinema”. Del resto, spiega il fondatore, il teatrale ha una battuta per una scena, per una platea, la macchina da presa invece in un attimo deve cogliere l’umanità, tramite stacchi, allontanamenti, senza la teatralità del movimento”.

Damiano Giacomelli ha fondato la scuola nel 2010, pensando a un target di riferimento tra i 18 e i 35 anni. “C’è chi viene a imparare e chi magari vuole imparare a fare i video perché lavora come addetto marketing di un’azienda”. Tutto questo si troverà ora nelal sede del quartiere Cretarola, che ha messo a disposizione la sede: “Non facile inserire il progetto nella nostra sede. Tutti temevano di perdere un luogo a fronte di nulla. Ma il valore ha fatto comprendere l’importanza dell’iniziativa. Abbiamo trovato dei compromessi, come la libertà della terza settimana di luglio, per la nostra festa”.

Operazione win win, insomma, come conferma in chiusura l’assessora Canzonetta: “Nell’anno della ripartenza i quartieri vogliono essere protagonisti. Non facile per tutti ripartire. Il mio è un plauso all’impegno e alla costanza di chi vuole essere parte della ripresa”.

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