STRASBURGO – Continua a lottare a Strasburgo Manuela Bora. La consigliera regionale, che da assessora aveva riconquistato un posto per le Marche all’interno del Comitato delle Regioni, oggi spettante a Guido Castelli, è protagonista a Bruxelles, dove dà voce al territorio.
L’esponente Dem è uno dei volti di punta della Conferenza sul futuro dell'Europa a Strasburgo. A guidare la delegazione c'è il leghista Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto: "Bisogna imparare dagli errori: l'errore maggiore dell'Unione è stato quello di abbandonare la strada della sussidiarietà, perché le Regioni e le città sono i terminali dell'Unione, lo strumento operativo ma anche il punto di dialogo con i cittadini, le famiglie, le imprese. L'altro grande errore è stato l'aver minato il welfare. Dobbiamo ripartire dalla sussidiarietà, finanziare la ricerca, rilanciare il welfare, sostenere la competitività dei territori e della nostra economia”.
Il tema del cambiamento climatico è quello che interessa Manuela Bora, che rappresenta in Conferenza il Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa (Cemr e Crpm). “Le regioni e le città mettono in atto il 70% delle misure di mitigazione del cambiamento climatico e il 90% delle politiche di adattamento. Per questo - ha sottolineato Bora - non esiste Green deal senza i governi locali e regionali, che si trovano in una posizione privilegiata poiché lavorano direttamente con le persone e promuovono il cambiamento nei comportamenti dei cittadini verso la sostenibilità”.
Da tutti un appello alla consapevolezza e alla necessità di guardare avanti, al futuro. Le varie proposte presentate nei prossimi giorni saranno sul piatto al summit di Marsiglia del CdR, che si svolgerà una settimana prima della plenaria conclusiva della Conferenza per il futuro dell'Europa.
Raffaele Vitali