CREMONA - E alla fine arriva Banchi. Ci voleva il coach dei grandi per ricordare a Moretti che è un giocatore di serie A, che è un prospetto europeo, che se resta concentrato, anche se di errori ne ha commessi, può diventare un fattore. C’è la sua mano nella vittoria fondamentale di Pesaro a Cremona. Un tiretto cadendo indietro senza toccare il tabellone che spezza le gambe agli uomini di Galbiati (76-81), seguito poi da un 4/4 dalla lunetta. E se la mano non trema in questi momenti, significa che le qualità ci sono.
“Questa partita è il frutto di una settimana di lavoro durissimo, iniziato domenica mattina, per cui ora un po’ di riposo ce lo meritiamo”. Eccolo capitan Carlos Delfino, uno da 36minuti in campo con 18 punti segnati e 9 rimbalzi. Ma 34 sono anche stati i minuti di Jones, che ha ripreso a fare quello che tutti si aspettano da lui, dominare vicino al tabellone. Quando ci si allena bene, in partita si raccoglie.
Certo, la sorte questa volta ha aiutato la Vuelle, visto che Cremona ha perso i due pivot titolari uno dopo l’altro. La sorte però poi va usata al meglio e la Carpegna Prosciutto l’ha fatto, senza scomporsi, adattando il piano partita che vede Moretti protagonista insieme con gli americani e non in alternativa.
Banchi in panchina ha guidato i suoi, urlando, entrando nel match e con time out puntuali, ma soprattutto ruotando i suoi senza mandare in confusione il gruppo. e prendendo una scelta ormai definitiva: Drell non ha più ruolo in questa squadra, se non per portare gli asciugamani e restare in forma in vista del trasferimento.
Sia chiaro, Pesaro non è fuori dal tunnel, tutt’altro. E lo sa bene anche Banchi, perché Cremona era anche senza Poeta, uno che ai suoi garantisce assist, 20 quelli serviti dalla Vuelle, e leadership. Intanto, però, la classifica migliora, la Fortitudo è raggiunta, Varese, prossima avversaria dopo la pausa Nazionale, a due punti di distanza.
@raffaelevitali
