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Il miele c'è: nelle Marche 77mila alveari pronti a produrre. "Le api tutelano l'ecosistema"

19 Maggio 2022

AMANDOLA – Tanta voglia di miele. L’acacia ha ritardato un po’ ma quest’anno ci sarà: la prima buona notizia per gli apicoltori marchigiani arriva dalla Coldiretti.

Un settore in crescita: negli ultimi 5 anni è aumentato il numero di attività, circa 3.200 (+159%) per 77mila alveari (l’11,5% in biologico). Lo rivela Coldiretti Marche pronta a partecipare con i suoi apicoltori alla grande sfilata dei “Mieli d’Italia”. In prima linea, con tute, guanti e attrezzi di lavoro per difendere questo insetto che svolge un ruolo insostituibile per l’ambiente e per l’uomo.

La stagione 2022 nelle Marche è iniziata un po’ in ritardo: siccità, temperature superiori alla media di giorno e basse temperature notturne hanno influito sulle piante ma almeno non si è assistito alle gelate che lo scorso anno azzerarono le produzioni di acacia e di millefiori primaverile, mettendo alle corde anche castagno e millefiori estivo.

Le Marche sono la quinta regione d’Italia per densità di attività rispetto alla superficie regionale dietro Trentino Alto Adige, Liguria, Veneto e Umbria. Tra le province è quella di Ancona a ospitare il maggior numero di attività con 1023 produttori. Seguono Pesaro Urbino (858), Macerata (701), Ascoli (466) e Fermo (322).

“L’apicoltura è la grande protagonista della biodiversità. Le api, infatti, con il loro lavoro quotidiano, sono fondamentali per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi e per questo vanno difese” commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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