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Il giallo di Natale. Morta in casa soffocata, rapina finita male o omicidio familiare?

26 Dicembre 2020

Aveva pura, da tempo. A tal punto che aveva già chiamato il centro antiviolenza. Purtroppo, però, Rosina (Rosy) Cassetti,78enen di Montecassiano, è morta prima di ritrovare la serenità. È stata trovata in casa, senza vita la notte di Natale.

La Procura procede per omicidio. La 78enne aveva un appuntamento per martedì al centro antiviolenza ‘Sos donna’ di Macerata con l'avvocatessa Egle Asciutti, la prima data utile dopo le festività. Un elemento che consolida l'ipotesi che la morte della donna, avvenuta, secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri dai familiari che abitano con lei (marito, figlia e nipote) durante una rapina in casa, possa essere legata ad altro. Nel racconto della famiglia, un uomo, vestito di nero e con un cappellino a coprire il volto, sarebbe entrato in casa, immobilizzato e chiuso in bagno il marito della vittima, Enrico Orazi, e preso a schiaffi e legato la figlia Arianna, per poi lasciare la villetta con mille, duemila euro; sarebbe stato il nipote Enea, una volta rientrato nell'abitazione, a liberare madre e nonno e a scoprire in cucina il corpo senza vita della nonna.

I tre familiari sono stati sentiti separatamente dalla notte della vigilia fino al pomeriggio di ieri. I carabinieri per altro indagano a tutto campo, senza escludere nessuna ipotesi, compresa quella della rapina finita male. Uno scenario in contrasto però con il fatto che nessuno dei vicini, in un complesso di villette a schiera, abbia sentito nulla, che i cani da guardia (sempre dei vicini) non hanno abbaiato e che il cancello di accesso non risulti forzato.

Rosy sarebbe morta per asfissia, secondo il medico legale che ha esaminato il cadavere. Per avere certezza sulle cause del decesso bisogna aspettare l'esito dell'autopsia, disposta dalla Procura. Dopo 36 ore il marito, la figlia e il nipote di Rosina Cassetti sono stati iscritti nel registro degli indagati: le ipotesi di reato sono omicidio volontario e favoreggiamento.

Per i legali e la Procura è un atto dovuto, in questo modo i periti di parte hanno potuto prendere parte all'autopsia affidata al medico-legale Roberto Scendoni. Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea hanno nominato i difensori, sono quattro, e scelto il medico Claudio Cacaci per partecipare all'esame autoptico.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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