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I giovani si prendono Monte Urano: "Rivitalizziamo il borgo". Primo step: la biblioteca Ada Natali

2 Giugno 2021

di Raffaele Vitali

MONTE URANO – Cittadina fortunata Monte Urano. È vero che il tessuto economico è in difficoltà, che molti capannoni sono vuoti e l’erba dietro i cancelli cresce. Ma Monte Urano ha una risorsa che in tanti invidiano: è ricca di giovani che vogliono diventare protagonisti (vedi il piano di Zac Zac).

Giovani cresciuti a Monte Urano, poi andati via per studiare, con esperienza lavorative alle spalle e una certezza sul futuro: restare dove sono nati, magari rivitalizzando il centro storico, quel borgo da troppi dimenticato. È il caso di Common Bubble, la nuova associazione di under 30 che ha un obiettivo chiaro: rivitalizzare i luoghi. Per cominciare, in accordo con il Comune, hanno preso in gestione la biblioteca.

Non un luogo scelto a caso, come non è casuale la scelta dell’intitolazione. Da oggi lo spazio in pieno centro si chiama ‘Biblioteca Ada Natali’. Non un nome qualunque per il luogo della cultura di Monte Urano, ma quello della prima sindaca donna d’Italia, a Massa Fermana, in quel 1946 che diede vita anche alla Repubblica.

Un paese per giovani, ma anche per donne. Dalla sindaca alla presidente del consiglio fino all’assessora alla cultura Loretta Morelli che è sempre in prima linea quando si parla di diritti e di parità. Debutta così Common Bubble, con Ilaria e Catherina a fare da portavoce di un bel gruppo di monturanesi.

Ilaria e Catherina si sono confrontate con l’assessora Loretta Morelli e hanno deciso di riaprire lo spazio non sol per la lettura, ma per confrontarsi, ritrovarsi e parlare. “Diventerà sempre più un luogo di socializzazione. E questo ci ha convinto ad appoggiare il progetto che li porterà a gestire la biblioteca” spiega la sindaca Canigola.

Catherina Zazzini entra nel merito del progetto: “Siamo partiti da una chiacchierata in cui è emersa l’assenza di uno spazio di condivisione. Siamo tutti giovani andati via e tornati durante la pandemia. Abbiamo pensato di valorizzare degli spazi del nostro bellissimo borgo avendo anche l’esigenza di poter lavorare. Abbiamo pensato a uno spazio efficiente per i tanti giovani. E Monte Urano ne ha davvero molti. Da qui la scelta di Ada Natali, una figura che collega più generazioni, visto che negli spazi della biblioteca si ritroveranno persone di ogni età”.

Sorride il primo cittadino di Massa Fermana, Gilberto caraceni, che non è voluto mancare. Lui per Ada Natali sta pensando a un museo, oltre che a una pubblicazione di 500 pagine curata dallo Spi Cgil: “MI piacciono le iniziative che coinvolgono i giovani. Da Ada Natali ho imparato sincerità, trasparenza, uguaglianza, l’aiutare chi è in difficoltà. Voi avete intitolato la biblioteca a una persona che si è spesa e sacrificata per gli altri. una maestra che ha insegnato a leggere a tanti contadini”.

Una grande donna nel paese che ama valorizzare le donne. Una partigiana che seppe laurearsi nonostante il confino a cui fu costretta e che eletta nel 1946 guidò Massa fermana fino al 1959. Una targa troneggia ora di fronte alla porta d’ingresso di quella che non sarà un semplice luogo di studio.

“Riaggiorneremo il concetto di biblioteca dove si usano libri, internet e si condividono idee. Abbiamo diviso gli spazi interni. C’è l’eco room, dove si parla e si possono fare team work. La Lab room, più silenziosa, pronta per workshop e lezioni, e infine il bunkerino silenzioso con le opere d’arte di Leonardo Gironacci, altro talento monturanese” spiega la Zazzini, carica di entusiasmo. Quello che in Ilaria Belletti non si può nascondere mentre fa da cicerone tra le stanze.

In attesa che partano anche un podcast e dei progetti di editoria, la biblioteca resterà aperta ogni giorno fino alle 21 grazie a una cogestione tra più figure, sempre sotto l’occhio attento del Comune: “Un altro step per la rinascita dopo un anno difficile. Vedo un po’ di luce. Lo stare insieme tra uomini e donne crea possibilità infinite. La politica deve rispondere a delle esigenze: i giovani chiedono un mondo degno della loro bellezza. Il nostro compito è stare vicino a chi ha voglia di fare, a chi chiedere spazi per essere protagonista. Partire dalla cultura è arricchente, perché il sapere è dinamico e riserva sempre nuove soprese” conclude l’assessora Loretta Morelli.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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