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Green pass, manifestazioni e stato d'emergenza: tutti i dubbi di Acquaroli. "La vaccinazione in Italia è libera"

10 Novembre 2021

FERMO – Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, in perfetta linea con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, prende posizione contro il green pass. E lo fa dai microfoni di Rai News 24, dove sottolinea anche la sua contrarietà alla proroga dello stato di emergenza: “Ritengo che in un Paese in cui riapriamo tutto, dove oggettivamente e apparentemente di fatto si tende a una normalità, non vedo il motivo di continuare a confermare lo stato d'emergenza”. Non è quello il mezzo per contenere la pandemia, stando al governatore.

“IL GREEN PASS NON MI CONVINCE”

“Ha funzionato il vaccino, non il Green pass. Quando è stato introdotto nelle Marche, non è che avessimo un numero bassissimo di vaccinati, di fatto si è incrementata, tra il primo Green pass di agosto e il secondo più recente messo anche nei luoghi di lavoro, la vaccinazione nell'ordine del 10-15%”.

Secondo Acquaroli, una percentuale che si sarebbe raggiunta ugualmente: “Ritengo che la vaccinazione, che in Italia è su base volontaria, abbia avuto un effetto positivo; poi su quanto dura la vaccinazione, su quanto gli anticorpi restano nei vaccinati, sull'importanza di quanto è stato realizzato nella vaccinazione contro la pandemia non sono io a dirlo ma i dati scientifici. Per il Green pass sarei stato favorevole per alcuni eventi di massa specifici, che possono essere oggetto di aggregazione e assembramento”.

Il presidente della regione entra poi nel merito della ‘funzione’ del lasciapassare “Quando diciamo che il Green pass è sicuro, affermiamo che chi entra in un ristorante e ha fatto il tampone o il vaccino, rende un ambiente sicuro. Io dico che stamattina dai dati del nostro Centro elaborazione dati, il 47-48% dei positivi di oggi risulta essere vaccinato in seconda dose e mediamente la percentuale in questi ultimi giorni è mediamente oltre la soglia del 40%, intorno al 45%. Quindi chi ha fatto il tampone certifica la sua negatività e chi ha fatto il vaccino ed è ritenuto sicuro. Il Certificato verde - ha detto ancora il presidente della Regione Marche - si ottiene con tampone negativo: oggi su circa 300 positivi, circa la metà è vaccinato e quindi essere vaccinato non significa essere negativo... (leggi IL PARERE DELLA PRIMARIA DI RIANIMAZIONE SUI TAMPONI)”.

Sul cambio colore, Acquaroli si conferma sereno: “La situazione a novembre del 2020 non è paragonabile con quella del novembre 2021 ed è stato chiaro l'impatto del vaccino, non del Green pass: io confermo che l'effetto del vaccino sulle terapie intensive, sull'area medica e sui contagi, è sicuramente un effetto molto importante”.

MANIFESTAZIONI LIBERE

Un altro punto su cui Acquaroli va in controtendenza, anche di altri governatori di centrodestra, p quello sulle manifestazioni e la stretta decisa dal Viminale. “Il diritto di manifestare è sancito dalla Costituzione: quando è fatto nel rispetto delle regole e delle norme vigenti in maniera non violenta, è giusto che ognuno possa esprimere la propria opinione liberamente. Non c'è omogeneità perché sembra che chi vuole esprimere la propria opinione in disaccordo con un'opinione prevalente, debba essere ricondotto ad avere spazio inferiore”. E questo al presidente non piace: “Poi che chi manifesta non deve creare preclusioni alle libertà altrui, che non deve creare pericoli per la sicurezza altrui credo sia un elemento che non debba neanche essere messo in discussione”.

r.vit.

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