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Divise, pile, fischietti e l'arma nella fondina: Porto San Giorgio vuole sicurezza. La Fifa Security vigila sulla notte

12 Agosto 2021

PORTO SAN GIORGIO - Fifa Security con Paola Tassoni, Confcommercio con Teresa Scriboni, Comune con due assessori e il sindaco, e balneari con Carlo Iommi uniti contro i delinquenti e chi non rispetta le regole. “Un progetto voluto e realizzato in sinergia con i commercianti” spiega Christian De Luna.

Dopo l’esperienza diurna dell’anno scorso, “raddoppiamo, intervenendo per la sicurezza attraverso un monitoraggio continuo dopo le 22”. Il servizio è coperto dai fondi Covid, 30mila euro per agosto e la prima settimana di settembre.

Per l’assessore alla sicurezza, la gestione dell’emergenza è fondamentale: “Abbiamo deciso di controllare il territorio, per evitare assembramenti pericolosi. E questo avverrà nelle zone nevralgiche, come spiaggia e lungomare. L’estate scorsa i balneari hanno subito diversi danni. Noi interveniamo senza spendere soldi dei cittadini” ribadisce Andrea Di Virgilio.

Il progetto ha nella Fifa, che è un network di aziende, il perno: “Informeremo e sensibilizzeremo per evitare il contagio, parallelamente garantiremo sicurezza grazie ad accordi firmati con i balneari a tutte le attrezzature. Non facile unire tre teste diverse, qui ci riusciamo. Ci saranno operatori in spiaggia nelle zone più sensibili, figure molto formate”.

Tutte le concessioni balneari sono coinvolte, le guardie sono armate “e abbiamo la guardia molto alta” spiega la patron della Fifa. Il servizio è iniziato sabato 7 agosto e terminerà il 7 settembre. Dal lunedì al venerdì 4 operatori dalle 22 alle 4 del mattino. Nei fine settimana gli operatori saranno sei. “Mentre per quanto riguarda la vigilanza nelle concessioni c’è una figura dedicata ogni giorno, che raddoppia nel fine settimana. Questo servizio è a carico dei privati”.

Pila e fischietto sono i primi mezzi che usano per sciogliere l’assembramento. E in caso di necessità si chiamano le forze dell’ordine. “Noi abbiamo condiviso il progetto con la Prefettura e la questura. Non è un servizio che si sostituisce alle forze dell’ordine, è una presenza sul territorio che aiuta chi di dovere. La Fifa informa, interviene per ridurre assembramenti e comunicare che si sta commettendo una violazione. Ma se la situazione si aggrava, chiaro che chiamano la Polizia. Non possiamo lasciare l’impressione che sia una città abbandonata” aggiunge il sindaco Nicola Loira.

In totale ci sono 3,8 chilometri di spiaggia a Porto San Giorgio, la parte centrale di 1,5 centrale è la più attenzionata. “Un servizio che viene calibrato in base alle esigenze. Noi vogliamo garantire informazione e sicurezza”. Attività diversa per il controllo chalet: “In questo caso c’è la guardia armata che può intervenire in caso di necessità per proteggere i beni privati”.

I concessionari incassano: “Da anni di notte abbiamo problemi. Il sindaco ha capito il problema e ha anticipato la chiusura dell’arenile alle 22. Una volta in spiaggia, non li porti più via. Anticipare è stato un passaggio fondamentale. E infatti l’affluenza è diminuita. Purtroppo la gente non considera i cartelli, la maggior parte sono ragazzini indemoniati che nulla sanno e pensano solo a vivere la notte. Vedere delle guardie in azione li farà di certo riflettere. Perché almeno saranno informati. Poi c’è sempre una parte di delinquenti che ci costringe a sanificazioni continue e quindi a ulteriori costi” ribadisce Carlo Iommi.

La Confcommercio è stata la regista di tutto questo: “Sono anni che lavoriamo per la sicurezza delle aziende. Solo così si possono far lavorare. Quest’anno raggiungiamo il percorso che volevamo. Vengono usati fondi comunali che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati e quindi sarebbero tornati a Roma”. In attesa di arrivare magari a una chiusura degli chalet, in stile costa Toscana, il Comune si organizza: “Valuteremo il progetto, se ci verrà sottoposto” conclude Loira.

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