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Dalla pedana al palco: Matteo Levantesi è l'Elpidiense dell'Anno. Pignotti: "Una grande persona"

6 Gennaio 2023

SANT’ELPIDIO A MARE – Personalità che hanno dato lustro e hanno creato valore alla società. Un attestato di stima da elpidiensi ad altri elpidiensi che hanno rappresentato la città. Ecco le motivazioni dietro il premio ogni anno atteso sotto la torre gerosolomitana.

Alessio Pignotti e Alessandra Gramigna fanno gli onori di casa peer la 34esima edizione del Premio dopo il video di Sky TG24 che ha riassunto il 2022. “Anche per noi un anno di ripartenza ma segnato da eventi negativi a livello internazionale. Dobbiamo cogliere il positivo. Siamo al 151esimo anno del Cicconi, parto da qui, significa che la storia non si ferma mai. Chi è salito su questo palco ha sempre” sottolinea il sindaco che senza timidezza parla “di anno della svolta” dal punto di vista personale. “I complimenti però li voglio meritare a fine mandato, non ora” ha aggiunto ricordando “che possiamo essere elpidiensi dell’ano tutti i giorni, cominciando ad aiutare chi è in difficoltà”.

La Gramigna, presidente dell'ente contesa, esordisce con un video delicato ai 70anni della Contesa del Secchio: “Non avrei mai pensato di essere io a celebrare questo traguardo. Penso a quado da piccola guardavo mio padre lavorare per la Contesa. Un lavoro corale con le contrade. Ora dobbiamo alzare l’asticella, siamo la Rievocazione più antica delle Marche, ma abbiamo sempre avuto ‘meno spinte’. Sotto il profilo politico, Ascoli e Fermo sono sempre stati più avvantaggiati, noi abbiamo scelto di lasciare la politica fuori dalla Contesa, ma ora chiediamo alla politica di fare un passo avanti. Ce lo meritiamo”. E l’impegno di dare più lustro alla Contesa lo prende Jessica Marcozzi, consigliera regionale elpidiense: “Non parole, ma fatti quelli che metteremo in campo”.

Una lunga cerimonia, chiusa dal nome più atteso: Elpidiense dell’Anno 2022 è Matteo Levantesi. Per il mondo della ginnastica è il ‘Nano’ con i suoi 162 centimetri che una volta in pedana, però, lo rendono un gigante quando si muove tra le parallele. Agli ultimi Europei il 25enne è arrivato quinto, stupendo tutti durante le qualifiche con il secondo punteggio. “Bene, ma ora voglio di più” erano state le due prime parole dopo aver preso anche l’argento di squadra. "E' un orgoglio per la nostra città, è una grande persona ancor prima che un super atleta" commenta il sindaco Pignotti. "Siamo una città che sforna campioni" ribadisce la Gramigna.

Ma prima di arrivare al clou, tante le persone messe in vetrina. Tra i giovani un premio a uno studente della V5 del Tarantelli che da sette anni vive a Sant’Elpidio a Mare. Origini indiane, ha partecipato alle Olimpiadi del Turismo e si è classificato al terzo posto nel concorso che ha visto in gara 120 scuole. Lungo applauso per Lovish Bhagania che con il suo cocktail a base di Varnelli al mandarino, realizzato insieme a una studentessa olandese, ha vinto il bronzo.

Un premio va anche, dopo gli studenti che hanno ricevuto la Pagella d’Oro della Carifermo, a Roberto Lapponi, parrucchiere da 42 anni: “Ho iniziato giovanissimo, a 20 anni mi sono messo in proprio e dopo qualche anno sono arrivato a Sant’Elpidio a Mare. Se c’è una cosa che amo è tagliare i capelli, mentre non mi piace asciugarli”.

Federica, Annamaria e Stella, l’Akita americano, hanno meritato un altro riconoscimento. “Sette anni fa il primo esemplare, a sua volta campione, oggi Stella che ci ha portato sul tetto dl mondo. In questa città siamo stati accolti e vi assicuro che la cinofilia è poco conosciuta e racchiude impegno, tempo e cura per i nostri amici animali” spiega Annamaria con Federica che tiene Stella e la fa ammirare a tutto il teatro.

Premio per l’impegno sportivo che si abbina al sociale a Giuseppe Marziali, presidente dell’Inter Club ‘Peppino Prisco’, nato nel lontano 1997 “appena è stato annunciato l’arrivo di Ronaldo, quello vero” scherza il presidente. Da quel giorno “un lungo e bel percorso, con 170 tessere staccate, che ora prosegue con un nuovo presidente, Massimiliano Traini”. Una sede con due schermi giganti e un pullman che parte per ogni partita a San Siro.” Un club che aggrega “attorno alla fede nerazzurra che non cambierà mai” conclude Marziali che con orgoglio prende il microfono e dice: “Me lo merito questo pezzo di carta, anche per quanto fatto con l’Elpidiense che abbiamo portato inC2”.

Sul palco sale Mascia Luciani, titolare del ristorante Jolly da Mascia. Per lei, che ormai è una habitué delle trasmissioni televisive, un’emozione ricevere il premio dalla sua città. “Sono orgogliosa, qui sono emozionata perché sono tra chi mi conosce. Posso dire di aver incontrato Borghese, un bell’uomo, ma qui sono a casa”.

Per lei un inizio televisivo su Tv CentroMarche, con i video girati dal marito giornalista, poi una serie di apparizioni, inclusa quella a Cuochi d’Italia, arrivata durante il lockdown. “Mi ha dato la carica e tutti hanno guardato la tv in quel periodo. Ora sono tonata dietro i miei fornelli, continuando a portare però in giro per l’Italia la nostra cucina, che è povera e di recupero ma che crea grandissimi piatti, come i frascarelli”. Se poi un piatto deve scegliere tra i tanti che prepara, “penso alla pasta, con i cappellacci alla rapa rossa accompagnati da un pesto di noci che mi rappresentano tra i tanti primi ereditati dai miei genitori, che mi hanno fatto crescere in cucina”.  

"La nebbia è la pista di ghiaccio di Fermo. Credetemi, a Fermo abbiamo rotonde e dossi, oltre alla pista. Questo potete copiare" riprende Michele Gallucci, attore ospite sul palco del Cicconi.

Ultimo attestato, prima dell’Elpidiense dell’Anno, va a ‘Nati per leggere’, l’associazione che promuove la lettura tra i più piccoli, in età pre scolastica, e ha fatto di Sant’Elpidio a Mare un punto di riferimento. E no poteva essere diversamente per una città che ha due festival come ‘Libri a 180 gradi’ e Incipit a fare da corollario.

Il premio speciale Fratalocchi va a chi ha creduto da tempo in piazza Matteotti e rilancia, come la pasticceria Cardenà he ha tagliato i 40 ani di attività. Fondata da Carlo felice Cardenà è saldamente nelle mani della figlia Maria e del marito Matteo. “Ho iniziato quasi per caso, poi la passione. Avanti sempre serenamente e con onestà. Questo l’ho trasmesso a mia figlia. “Una vita di grande sacrificio, mio marito mi ha subito detto ‘ cel a farò’. E siamo qui, paso passo insieme. Abbiamo fatto una scelta, è evoluta la produzione, ma tenendo le radici vecchie ben salde. Ci dicono che ‘facciamo cose moderne con sapore’. Poi arrivano i premi. “Io sono la spalla di mio marito, ma è quella che seve per stare in piedi” racconta Maria guardando negli occhi il marito tra gli applausi. Secondo e ultimo premio speciale don Aldo Baldassarri che va all’Atletica Elpidiense Avis-Aido che taglia il traguardo dei 50 anni di attività.

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