CIVITANOVA MARCHE- Come è morto Alika, il 39enen nigeriano vittima dell’aggressione di Filippo Ferlazzo nel centro di Civitanova? Secondo i primi dati emersi dall’autopsia durata sei ore, le cause della morte di Akila sarebbero compatibili con lo schiacciamento del corpo, da cui sarebbe probabilmente scaturito anche un soffocamento. ma non è ancora chiaro se lo schiacciamento abbia causato traumi e il collasso degli organi vitali, primi fra tutti i polmoni, decisivo per il decesso.
Ci saranno ulteriori analisi per capire al meglio quando esattamente è morto Alika. L’uomo arrestato ha dichiarato dal primo momento che quando si è allontanato dal corpo, il 39enne respirava. Ci sono 49 minuti da ricostruire, il tempo che è passato da quando gli agenti hanno fermato Ferlazzo, ore 1411, e la morte di Alika è stata certificata, ore 15.
Se i riscontri dell'autopsia dovessero confermare questo lasso di tempo, ciò potrebbe anche incidere sulle valutazioni della Procura. Il medico legale Ilaria De Vitis ha fornito tutti i documenti alla Procura.
La famiglia attende ora il nullaosta per i funerali, che dovrebbero tenersi sabato e a cui ha già annunciato la sua presenza il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. Nel mentre il Consiglio regionale ha osservato un minuto di raccoglimento in apertura dei lavori. Il presidente Dino Latini ha sottolineato «la necessità dello Stato di fornire una risposta adeguata nel condannare senza appello il responsabile», ribadendo la «solidarietà per la famiglia per un delitto efferato che ha stordito la nostra comunità. Non ci sono parole per un assassinio tanto bestiale quanto futile, perché non sarebbero adeguate alla risposta che uno Stato civile e democratico deve saper dare nel condannare senza appello il responsabile e nelle stesso tempo nel saper fornire rieducazione e cura» ha concluso Latini.
