PESARO – L’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda si siede al tavolo con Matteo Magi, Nicola Egidio che spiega il mercato, e coach Spiro Leka.
L’Ad è arrivato 45 giorni fa: “Sono partito dall’organizzazione, ora sto lavorando su sponsor e ticketing, oltre alla costruzione della squadra su cui ho fissato gli obiettivi, perché poi nel dettaglio entra la parte tecnica”.
La strategia attuale la rivendica. “Ho trovato staff tecnico e otto giocatori su dieci sotto contratto. Dopo una mia valutazione, iniziata da Leka, abbiamo lavorato sulla squadra. Restando lo staff tecnico, volevo cambiare il roster. E volevo cambiare molto di più, per mille motivi. Ma il mercato non sempre permette”.
Si conferma quindi la lettura data alle sue prime parole. “La strategia è stata semplice: trovare accordi con giocatori che non rientrano nei piani, seppure di nome e bravi. Abbiamo così scelto di puntare su dei giovani bravi e di prospettiva. Quindi più fisico e atletismo, seppur con meno esperienza”.
Chiaramente ora servono un paio di giocatori di livello alto: “Ma non possono arrivare a Pesaro in questa fase. Ci saranno personalità e capacità di gioco. Oggi siamo nella fase che abbiamo voluto e dobbiamo attendere, serve anche pazienza se vuoi una squadra che possa avere potenzialità per fare bene. Noi stiamo rischiando. E mi prendo la responsabilità perché voglio finire con un roster forte”.
Per questo, servono ancora tre colpi: due stranieri e un italiano o di formazione. “Non abbiamo fretta, questa è una strategia. Non c’è confusione. Ognuno qui lavora per dare un futuro al club. Ho obiettivi chiari, so che con pazienza proverò a portare il miglior giocatore”.
Così facendo, lavora al macro scopo per cui è astato chiamato: “Riportare Pesaro in serie A in tre anni”. Se poi la squadra stupisce “possiamo anche cambiare obiettivo in corsa”. L’immediato “è fare bene. Ma che sia serie A o B, la prima cosa è portare a casa la salvezza. Una volta fatto, alzi il livello, che siano i playin o i playoff. E vogliamo farli. Sono certo che questa squadra, più passerà il tempo e più sarà competitiva” ribadisce con la sicurezza di chi già sa di avere qualcosa in mano di speciale.
Dalla Salda lo ribadisce: “Non è il tavolo che volevo quello che ho, c’erano tanti contratti e situazioni, ma stiamo lavorando per puntellare la squadra, entrare in campo, salvarci e poi dirci: che squadra siamo?”.
Per il dg Matteo Magi, il lavoro prosegue dalla stagione scorsa: “Stiamo avendo una pre season in città, una scelta voluta per stare tra la nostra gente. Abbiamo un periodo di amichevoli e partite di livello, molte vicino a Pesaro in modo che i nostri tifosi possano conoscere il gruppo”.
Sul roster la patata bollente è nelle mani di Nicola Egidio: “L’anno scorso il tavolo era libero, il mercato è stato diverso. Quest’anno sappiamo di avere contratti da gestire. Stiamo facendo qualcosa di diverso per questa categoria che di solito punta tanto sui giocatori esperti. Lo abbiamo fatto l’anno scorso, mentre ora stiamo correggendo il gruppo, puntando a migliorare la tenuta atletica della squadra”.
Le 38 partite sono una montagna da scalare: “Vince la più forte, ma anche chi arriva meglio nella fase decisiva. Voglio dire ai tifosi una cosa: abbiamole idee chiare. Stiamo portando giocatori in parabola ascendente di carriera. Due pedine straniere porteranno leadership, consistenza e stabilità. Potremmo essere vicini a un colpo importante nel settore dei lunghi, che ci potrà dare solidità”.
Non chiude neppure a un lungo italiano, “c’è anche se uno non lo vede”. Se fosse, l’americano andrebbe tra i piccoli, settore full. Imbrò permettendo. E sul capitano Egidio è tranchant: “Ci aiuterà molto in questo momento, ma noi abbiamo idee dal punto di vista tecnico”. Sibillino, ma anche chiaro.
Il tutto poi finirà nelle mani di Spiro Leka, che al tavolo all’inizio non avrebbe dovuto trovare la sedia, ma ora si è preso la poltrona con il nome, quella tipica del regista: “Sono due giorni che lavoriamo. In A2 gli stranieri sono la ciliegina, ma sono gli italiani che portano avanti la baracca, in campo e nello spogliatoio. Abbiamo leadership, qualità e gioventù. Di certo serve tanto lavoro, ci vuole attitudine al sacrificio. Noi il 21 settembre vogliamo farci trovare pronti a dare battaglia dalla prima palla a due. Vogliamo diventare la miglior versione di noi stessi”.
Gli allenamenti aiuteranno a capire anche i giovani aggregati, chissà che non esca la sorpresa. “Anche perché abbiamo Maretto infortunato. Non ne sapevamo nulla, poteva chiamare prima. Vediamo quale è il problema, non è uno che di solito si lamenta. Se non ce la farà, chissà che non sbocci un nuovo giovane. Se sono bravi, vanno lanciati” riprende Dalla Salda, in pieno stile Pillastrini.
Il passaggio finale è economico, sponsor e abbonamenti: “L’impegno per trovare un main sponsor è di ognuno per il suo ruolo, soprattutto per i vertici del consorzio. Ci stiamo muovendo su due strade: il ‘title’ che ancora non c’è, ma stiamo seminando; rinnovi e nuovi sponsor che invece aumentano anche a livello economico”.
A livello di abbonamenti, invece, il messaggio è per il popolo biancorosso: “Il 29 agosto uscirà la campagna abbonamenti, non chiediamo nulla, ma una grande squadra si vede anche nel pubblico, soprattutto in quello pagante. Se sei un tifoso della VL, non ci vai solo se vince. Questo credo che sia alla base del tifo. Aumenteremo i prezzi, ma non in maniera illogica, sono certo che questa città seria lo capirà”.
E con questa strategia Dalla Salda detta la linea finale: “Prima ci salviamo, poi valutiamo se si può andare in serie A. Noi partiamo dall’undicesimo posto. Lavoriamo come pazzi e troviamo un carattere che ancora non abbiamo. Qui nessuno dice ‘non andiamo su se capita’, ma ci vogliono pazienza e tempo. Datemelo il tempo”.