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Vivere e lavorare all'estero. Tanti giovani ci provano, ma dove andare? Stipendi e costi delle principali capitali europee

26 Dicembre 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – L’Italia non vi basta? Cercate la città giusta dove andare a lavorare per sentirvi appagati? Lo fanno in tanti, soprattutto giovani, ma attenzione a non sbagliare. La scelta. Uno studio di HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti leader in Europa, ripreso dall’agenzia Dire, si è basato sul Rent Index.

Confrontando questi input con i dati forniti da Numbeo, il più grande database del costo di vita al mondo, HousingAnywhere ha quindi stilato il podio delle tre destinazioni in cui il costo della vita è particolarmente alto o, al contrario, più accessibile.

Le capitali più costose: Parigi, Amsterdam, Lisbona. Secondo la Commissione Europea, con l'inflazione che continua a crescere a un tasso significativo del 10%, la spesa maggiore che si deve affrontare, indipendentemente dalla città presa in considerazione, è l'affitto. Con la crescente pressione e l'aumento del costo della vita, sempre più persone hanno meno reddito a disposizione. In queste tre capitali europee, in particolare, gli affitti sono elevati se paragonati allo stipendio percepito e al costo della vita locale.

A Parigi, a fronte di uno stipendio netto mensile medio di 2,630 euro, il prezzo medio per un monolocale è di ben 1,326 euro al mese (+20% rispetto al 2021), per un bilocale si toccano addirittura i 1,800 euro. Più della metà del salario. Se a questo si aggiungono 955 euro a persona di costi generici di vita legati alla quotidianità e di svago, un occupante di un monolocale può sperare di mettere da parte solo 348 euro mensili, mentre l'affitto di un bilocale non rientra nemmeno nel budget.

Ad Amsterdam, invece, dove gli stipendi netti sono molto alti (3,525 euro al mese) e i costi di vita e svago tutto sommato vantaggiosi (1,035 euro), gli affitti per monolocali e bilocali rappresentano il maggior cruccio, toccando rispettivamente i 1,998 e 2,325 euro mensili (con un aumento medio del +47,5% rispetto al 2021), permettendo ottimisticamente di risparmiare a fine mese solo 492 euro.

A Lisbona, invece, dove gli stipendi medi sono nettamente più contenuti (1055 euro), i costi della vita (641 euro) e gli affitti sono alle stelle. Nella capitale portoghese servono 900 euro per un monolocale e 2,200 euro per un bilocale (+35% rispetto al 2021). Cifre che non solo non consentono di versare neanche un centesimo nel proprio salvadanaio, ma costringono a cercare soluzioni abitative fuori città.

E allora, dove andare? Se il parametro sono i soldi, le città più convenienti sono Helsinki, Monaco di Baviera e Vienna Se si è disposti ad abbracciare un clima più rigido, ci sono al contrario tre città in cui le spese quotidiane risultano più proporzionate agli stipendi, consentendo quindi un buon tenore di vita.

La finlandese Helsinki garantisce 2,691 euro netti di stipendio a fronte di 879 euro di spese ed extra mensili, ma vede una diminuzione considerevole nei prezzi degli affitti rispetto al 2021 (-13%), con monolocali a 995 euro rispetto ai 1,225 del 2021 e bilocali a 1,450 euro rispetto ai 1,575 del 2021. Il risparmio medio di 600 euro mensili e lo stile di vita all'avanguardia la rendono una meta desiderata. Anche Monaco, nonostante veda crescere i prezzi di monolocali e bilocali rispettivamente a 1,493 e 1,700 euro mensili (ben +40% rispetto al 2021), rimane un ottimo compromesso grazie agli altissimi stipendi di 3,334 euro netti e ai 955 euro di costi di vita a persona, permettendo così un risparmio fino a 628 euro al mese.

Ultima ma non meno importante, Vienna. La capitale dell'Austria vede stipendi di 2,563 euro proporzionati a costi di vita ed extra di 837 euro al mese. Gli affitti stabili rispetto al 2021, 890 euro per i monolocali e 1,200 per i bilocali.

E in Italia? Quanto costa vivere in città? Milano è indubbiamente la città più cara d'Italia: i prezzi dei bilocali e dei monolocali toccano il record rispettivo di 1,800 e 1,160 euro mensili (+20% e +22,5% rispetto al 2021). Con uno stipendio netto medio mensile di 1,780 euro e spese cumulative di trasporti ed extra di circa 940 euro, arrivare a fine mese mettendo da parte qualche risparmio sembra essere diventato un vero e proprio miraggio. Nemmeno chi si accontenta di stanze provate in abitazioni condivise se la passa meglio. I prezzi per un posto letto sono saliti a 727 euro al mese rispetto ai 570 del 2021.

Roma illude, ma alla fine non va meglio. Anche a Roma i monolocali hanno toccato rialzi del 25% con cifre attuali di 900 euro mensili, mentre di buon auspicio sono i bilocali che registrano variazioni minime o addirittura negative rispetto allo scorso trimestre (-5% sui prezzi degli appartamenti, con cifra tonda di 1,575 invece che 1,750 euro). D'altra parte, i 1,491 euro di stipendio netto mensile rendono la vita insostenibile, sebbene i costi generali siano pur sempre dell'11% inferiori che a Milano.

Le due città si posizionano inoltre al 74 e 77esimo posto per qualità di vita in Europa.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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