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Via di Crollalanza, il cuore di Fermo senza parcheggi ma con le multe. I commercianti: "La soluzione? Senso unico. Il Comune lo sa"

24 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Il problema è noto: strada stretta, doppio senso, marciapiedi inesistenti e multe a raffica quando i vigili urbani vengono chiamati a intervenire. Ecco via di Crollalanza, una delle più importanti per la viabilità del capoluogo, ma anche per le sue attività. Che resistono e addirittura crescono, grazie alla bravura dei titolari. È il caso del forno 180 gradi, del parrucchiere G&G, della merceria.

“Peccato che i multati siano proprio i nostri clienti, che si fermano per fare spesa o magari anche solo per prenotare una seduta” spiegano i titolari delle attività, che si sono ritrovati insieme e con una voce sola mandano un messaggio chiaro e costruttivo all’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Calcinaro.

“La soluzione è sul tavolo dell’amministrazione: un senso unico. Questa situazione è insostenibile, per tutti. A nessuno piace parcheggiare dove non si può, ma non esiste alternativa. Per quanto mi riguarda – racconta Fabrizio Del Papa, titolare del 180 gradi – mi sono offerto anche di investire risorse per realizzare un muro a supporto della strada Foro Boario, ma niente”.

Gli incontri con il Comune in realtà non sono mancati: “Ne abbiamo fatti anche con tecnici e consulenti, ogni volta sembra di arrivare alla soluzione. Poi si ferma tutto a livello politico, manca sempre una firma” prosegue.

Al suo fianco, c’è Giacomo Sandroni: “Il parcheggio è fondamentale. Qui non è solo questione delle nostre attività: c’è il san Carlo, c’è l’area camper, c’è la palestra Coni, ci sono due chiese e i sindacati. La città è cresciuta, ma questa strada è ferma agli anni ’70. Questo è un luogo di Fermo che vive, non abbiamo bisogno che la gente venga portata. Ma evitiamo di farla andare via con multe continue”.

Ma un punto deve essere chiaro, nessuno chiede favoritismi: “Chiediamo una riqualificazione, via di Crollalanza se la merita. E risolvere il problema della viabilità è l’inizio, poi si ragionerà sui marciapiedi e altro” ribadiscono compatti.

Un bel segnale, le attività si muovono insieme. Il Comune spesso come motivazione per il non avvio del senso unico, per questi vissuti duecento metri, ha parlato della difficoltà per gli autobus nelle manovre tra discesa e salita. “Ma la Steat, da noi contattata, ha detto che non è mai stata chiamata a valutare davvero la soluzione. E comunque – ribadisce del Papa – i pullman passano eccome, visto che quel tratto è usato da quelli scolastici”.

Sembrerebbe che non ci siano problemi, di progetti negli uffici ne sono girati diversi, come confermato in via informale da componenti della maggioranza, eppure, nulla cambia. “Se un cliente viene multato, poi è chiaro che cambierà posto. Nonostante la qualità. Peccato che qui non si parli di un panino, ma di un’attività che dà lavoro a 26 persone e garantisce un pezzetto del Pil di Fermo”.

Non solo, dentro 180 Gradi si formano anche studenti, dagli Artigianelli a quelli dell’alberghiero del Polo Urbani. “Se proprio non vogliono il senso unico, intervengano sul muro di via Foro Boario, e io contribuirei, per recuperare una fila di parcheggi, inserendo delle scalette a metà. Almeno questo, anche se è chiaro che sarebbe molto più semplice decidere un cambio di viabilità” concludono Del Papa e Sandroni prima di tornare tra forni e impastatrici, forbici e balsamo.

@raffaelevitali

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