PORTO SANT’ELPIDIO – Sarà davvero una tornata elettorale scoppiettante quella di Porto Sant’Elpidio. Perché ci sono almeno tre candidati che partono con i favori del pronostico e un quarto che alla fine potrebbe diventare decisivo in caso di passo indietro o di appoggio al ballottaggio poi. I tre sono: Paolo Petrini, centrosinistra, Massimiliano Ciarpella, FdI e civiche, Gian Vittorio Battilà, Lega-FI e civici.
Il terzo, che sembrava potesse accusare il colpo della rottura tra i grandi partiti al governo con la Meloni, ha in realtà mostrato grande tranquillità e soprattutto compattezza nella coalizione nascente. Che a oggi conta già su sei liste, tante quante quelle di Ciarpella.
Battilà ha un programma definito, ha un gruppo alle spalle che perso Felicioni si è rinsaldato attorno a Pierpaolo Lattanzi, ha il volto fresco di chi porta competenza pur senza l’esperienza politica di Petrini. Insomma, non è il terzo incomodo, ma decisamente uno dei contender che può camminare senza guardare cosa accade dietro di lui.
Anche perché Petrini è tutto da pesare, visto che il suo main sponsor, il Pd, sta ancora cercando di completare una lista di livello e de futuro di Milena Sebastiani non c’è certezza, a parte la convinzione generale che il suo ‘passaggio’ alla presentazione di Ciarpella sia stata più una mossa per alzare la posta con l’ex sindaco che un desiderio di centrodestra.
C’è poi Felicioni, che continua a essere corteggiato dal mondo vicino a Ciarpella ma che difficilmente farà un passo indietro, più facile che corra con i 5 Stelle, che invece hanno dovuto rinunciare in anticipo a Battilà perché il simbolo grillino non può essere messo sulla scheda insieme a quello di Lega e forza Italia.
Ci sarebbe poi anche l’Italia Viva di Weis Ripa che ha rotto con Azione nel momento in cui ha scelto di andare con Ciarpella e i meloniani. Ma chi appoggerà ancora nessuno lo sa.
