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Variante e non solo. Amadio, primario di Malattie Infettive: "Vaccinare i minorenni e usare le mascherine"

9 Luglio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – I dati epidemiologici migliorano, ma i numeri dicono anche che si creano piccoli cluster, un po’ ovunque. Il motivo è semplice: “Non è tutto finito”. A dirlo è il primario del reparto di Malattie Infettive del Murri, il dottor Giorgio Amadio, riferimento per tutto il sud delle Marche.

Dottor Amadio, quale è la situazione al Murri?

“Abbiamo quattro pazienti ricoverati, mentre è completamente libera la Rianimazione. Tra di loro anche una 17enne”.

La preoccupa la variante Delta?

“Quello che mi preoccupa è se abbassiamola guardia. Il sistema in questo momento sta meglio, c’è una minor pressione in ospedale, ma il virus non è scomparso”.

Guardiamo il dato positivo, cosa la fa essere ottimista?

“Senza dubbio il vaccino. È la nostra arma principale. Il vaccino cambia tutto. E per questo non bisogna esitare. Poi ci sono il distanziamento, la mascherina e il lavarsi sempre le mani”.

Secondo lei le persone si stanno rilassando troppo?

“Giusto vivere, ma non bisogna dimenticare che questo è un virus aereo. Se in ospedale non si contagia più nessuno, e io e la Cola stiamo in reparti dove i casi non mancano, è perché abbiamo sempre le mascherine”.

I minorenni dovrebbero vaccinarsi?

“Possono essere il veicolo del Covid, visto che spesso sono asintomatici”.

Ma il virus sembra così debole.

“Il punto è un altro. Facciamo molti meno tamponi. Se aumentassero, continueremmo a trovare nuovi casi. Questo va detto e ribadito. E siccome il virus c’è, è fondamentale tracciare ogni caso. Essendo meno, dobbiamo impegnarci per ricostruire tutta la sua filiera e anticipare focolai e casi. Su questo in Italia siamo un po’ carenti”.

Quindi lei vaccinerebbe i giovani?

“Dobbiamo essere pronti per il ritorno a scuola. Tra l’altro ci sono ancora troppi under 50 senza seconda dose, oltre a qualcuno ancora non vaccinato, per cui per arrivare all’immunità di massa di strada ce ne è da fare. Vaccinare per avere una scuola sicura deve essere un obiettivo comune”.

I piccoli cluster che ogni tanto si scoprono la stupiscono?

“Se in Gran Bretagna sono tornati ad avere 30mila casi, significa che un rischio c’è. Non è tutto finito”.

Perché secondo lei ancora le persone esitano di fronte alla vaccinazione?

“Delle responsabilità ce l’abbiamo come sistema. Non abbiamo dato messaggi univoci. Sanità e politica sono state troppo frammentate. E invece, serve fiducia nello Stato. Se ti viene detto che il vaccino è fondamentale, non si può esitare. Se penso a marzo e aprile di un anno fa, tutti si sarebbero vaccinati, perché c’era paura. Oggi che li abbiamo, c’è chi cerca paure nel vaccino. Non possiamo dimenticare le vittime, i malati e il lavoro che c’è dietro ogni persona che viene salvata”.

Il sistema sanitario come sta?

“E’ sotto stress – ribadisce affiancato dalla collega Cola – tanto che ogni reparto in questo anno ha speso mediamente il triplo del solito. Ecco, riflettiamo anche su questo: non possiamo permetterci di ripiombare nell’emergenza, da ogni punto di vista”.

Amadio, ma i virus aerei come si combattono?

“Semplicemente con il vaccino. Le malattie virali non si devono curare, si devono prevenire. Per questo è fondamentale, come lo è la mascherina. Avete fatto caso che abbiamo avuto pochissimi casi di influenza, anche gravi?”.

Ma il vaccino basta?

“Non garantisce il 100%, riduce la circolazione in modo importante. Se torniamo noi medici sul tema della mascherina è perché, soprattutto al chiuso, protegge da ogni rischio. E questo vale soprattutto per chi lavora in cucina, per i cuochi. È faticoso, ma sono i primi che devono evitare contatti impropri anche con il cibo”.

Dottore, ma chi ha avuto il Covid deve vaccinarsi?

“Non prima di tre mesi, ma di certo lo deve fare”.

Amadio e Cola, cosa direste a chi non si vaccina?

“Che c’è l’articolo 22 della costituzione che ci ricorda i doveri civili. Dobbiamo farlo per noi e per gli altri. vale anche per il perdonale sanitario”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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