PORTO SAN GIORGIO – Un altro tassello della coalizione di Valerio Vesprini. Arriva l’Onda di Teresa Scriboni e due perni del consiglio comunale come Bragagnolo e Catalini. “Un mix di giovani ed esperienza” spiega il candidato sindaco. “Questo gruppo è stato tra i fautori del mio progetto civico. Ricordo le riunioni a casa, con il filo conduttore del ‘ci mettiamo a disposizione per la città’. E lo volevano fare dentro il mio gruppo perché convinti delle potenzialità enormi. Sono energia pura” prosegue presentando il gruppo all’interno di Onice, uno dei nuovi locali aperti a Porto San Giorgio.
All’inizio erano Bragagnolo e alcuni giovani. Poi è arrivato Giuseppe Catalini, principale artefice della lista, e infine la vulcanica Scriboni, che si è autosospesa dal suo ruolo in Confcommercio. “Sono pronto a guidare questa energia”. Come è nato Onda? “Volevamo un nome che colpisse la città, che facesse riferimento al mare e all’essere sangiorgesi. E poi rappresenta una cosa viva, che fa rumore, ti accorgi quando arriva, è una scossa” spiegano i giovani ideatori del logo.
L’attuale presidente del consiglio comunale, Catalini, punta sulla coerenza parola su cui è stato criticato dopo la scelta di uscire dal mondo Loira: “Noi siamo coerenti, abbiamo votato su quello che si è sempre detto. Oggi abbiamo deciso di unire due liste, io e Bragagnolo, perché abbiamo lo stesso obiettivo. Puntiamo sul decoro della città, che ora per il voto si sta ripulendo, e la sicurezza, dove ci sono molte lacune, oltre che la sanità”.
Onda non è un progetto elettorale, sarà a prescindere parte del futuro di Porto San Giorgio. su questo sono tutti convinti i candidati che si presentano velocemente.
Maria Luisa Quondamatteo: impegno per sanità e verde, con la speranza di trovare lavoro per i giovani. Presidente della Sangiorgese 2000, oggi impegnata in Csi.
Andrea Zamboni, commercialista: sono una risorsa per turismo e sicurezza, in primis dei più piccoli.
Tiziana Pinto è stata chiamata da Catalini: una candidatura a servizio della città, metto a servizio la mia capacità organizzativa.
Valentina Di Donna, mamma e medico: “Mi ha adottato la città e porto la mia esperienza in favore di chi ha bisogno”.
Raniero Giorgetti, odontotecnico d’area Catalini: “Attento all’alimentazione nelle scuole, se si mangia bene, tutti stiamo meglio”.
Vittorio Quondamatteo, informatore medico: “Sono stato uno dei primi ad andare a casa di Vesprini. Vogliamo invertire il presente. È lui il candidato giusto”.
Francesco Amaolo, hotel e stabilimento balneare: “Porto la mia esperienza nel turismo. Abbiamo bisogno di una città viva”
Federico De Carolis, geometra: “Questa città è un diamante grezzo, lavorerò per raffinarlo”.
Patrizia Bulgini, sangiorgese doc, imprenditrice e campionessa di pesca sportiva: “Solo a Porto San Giorgio non sono riuscita a organizzare gare di livello. E invece è una disciplina che muove tante persone, possiamo davvero destagionalizzare”.
Silvia Serroni, pedagogista 29enne: “Portare le competenze a Porto San Giorgio, lavorando per i ragazzi, dobbiamo andare oltre la città dei bambini. Puntare su educativa di strada e luoghi come i Cag”.
Nazzareno D’Andrea arriva dal campo energie rinnovabili: “Sono qui perché volevo smettere di criticare da fuori, cercando di contribuire”.
Teresa Scriboni, 67 anni da compiere il 13 dicembre: “Concluderò il mio ciclo lavorativo. Non volevo vanificare 35 anni di attività nel settore del commercio. Il mio è un gesto di generosità. Valerio me l’ha chiesto, ci ho pensato molto e infatti sono arrivata per ultima. Una vita che do, chiudere il voto è un imbarazzo. Vedremo come andrà, ma di certo scuoteremo la città che può fare la differenza. Se non entrerò, collaborerò da fuori per dare risposte alle partite iva. Il punto era adesso o mai più”.
Fabio Bragagnolo è il vero civico del gruppo: “Valerio è stato un civico dall’inizio e ha dimostrato coerenza. Valerio poteva andarsene prima, ma aveva le idee solo che non lo ascoltavano. Insieme faremo tornare questo paese un fiore all’occhiello”.
Con loro anche Francesco Falconieri, chalet 2020, e Giorgio Nesca, dottore. “Questa lista porta un’onda positiva. Chiaro che c’è il tema del commercio, ma c’è l’aspetto della salute e della pesca sportiva, un settore di cui non conoscevo la difficoltà. E invece ha un potenziale enorme” aggiunge Vesprini. E poi le barriere architettoniche, “che dobbiamo avere al centro della nostra azione, per diritti civili e per sport” chiosa Catalini.
r.vit.
