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Un'arena tra parcheggi e area verde, il futuro dell'Orfeo Serafini si gioca col Pnrr. Marcotulli: "Bel progetto, ma scollegato"

12 Luglio 2022

PORTO SANT’ELPIDIO – Pochi giorni fa a Porto Sant’Elpidio si è tenuta la terza commissione, Urbanistica, presieduta dalla consigliera Santini per parlare della riqualificazione dell’Orfeo Serafini attraverso i fondi Pnrr- rigenerazione urbana.

Il Comune potrebbe essere assegnatario di 3,3 milioni di euro. “Solo che – precisa il consigliere Giorgio Marcotulli – è un progetto che si cala sul Serafini tra ciclabile e strada, un triangolo, mentre non viene toccata la connessione con la zona Fim, il lungomare nord e la ferrovia”. Questo per dire “che manca un’analisi del contesto, ma il progetto è bello e interessante”.

Il progetto del Comune ha due elementi cardine. La parte a nord, oggi parcheggio, resterebbe tale. Poi c’è la parte più a sud, tra i Kite surf e il Tropical che a sua volta diventa un piccolo parcheggio, mentre tutto il resto, quello con i sassi, diventa un’area attrezzata per lo sport estivo. Ci sarà un campo in sabbia da beach soccer permanente con tribune e la possibilità di essere pavimentata con materiale rimovibile per farne un’arena anche per concerti”.

Idea interessante, “anche se verrà schiacciata tra strada e chalet e quindi forse sarebbe meglio metterla verso il lato nord, come avviene oggi con il palco degli eventi”.

Nell‘area verde ci saranno percorsi naturali, passeggiate, sedute, sistemi ombreggianti e luci rampicanti: “Molto carino, devo dire. Con delle incognite gestionali”. Il timore di Marcotulli è che sia decontestualizzato. “Per lo meno servirebbe un secondo sottopasso, a cominciare da quello di via Regina Elena”.

Ha presentato quindi alcune osservazioni il consigliere di FdI per valutare come collegare l’Orfeo Serafini con Fim e altre aree. “Le risorse non devono essere perse, ma contestualizziamole al meglio. La connessione è fondamentale e magari ragionarne uno ciclo pedonale che arriva fino all’Orfeo Serafini. Non dico di farlo oggi, ma dobbiamo capire bene quel che sarà per non vanificare 3,5milioni di lavori”.

Lo Studio Sidoti di San Benedetto ha presentato il progetto, “magari potevamo riunire la commissione prima di luglio, in modo da poter contribuire tutti e soprattutto dare agli architetti spunti per andare oltre il bello che hanno pensato, rendendolo così più contestualizzato”.

r.vit.

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