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Un itinerario per scoprire la Fermo ebraica del 1300: passeggiate, mostre, convegni e un docufilm che fa rivivere Immanuel

5 Settembre 2023

FERMO – Storia e memoria si incrociano nell’iniziativa ‘Itinerario ebraico della città di Fermo’. Mostre, presentazioni di libri, passeggiate, non manca nulla nel programma che coinvolgerà il capoluogo da domani, 6 settembre, al 24.

“Nel 2021 abbiamo gettato le basi con l’associazione R&V Territorio (Recupero e Valorizzazione). Ha creato  un percorso ricco di valori. Il primo è quello legato alla storia e ai personaggi che hanno vissuto Fermo. E con loro le opere d’arte. È offerta infatti l’occasione per indagare un periodo storico ampio e ben definito” introduce l’assessora alla Cultura, Micol Lanzidei.

Protagonista è la parte della città che ha fatto da cornice alla comunità ebraica. “Un percorso che diventerà docufilm grazie al lavoro di Luca Incorvaia. Quindi giorni da vivere che poi potranno essere rivisti in futuro” precisa l’assessora. Immancabile la mostra del maestro Pierluigi Savini dal titolo ‘lettere scolpite nella voce’, necessaria la collaborazione con l’archivio di Stato.

“Nel 1997 la prima mostra insieme con la comunità ebraica, in quell’occasione alla Mole. In esposizione troverete lavori anche degli anni 70 e 80. Perché il percorso artistico ha radici profonde e continue” chiarisce Savini.

Il supporto della Comunità ebraica di Ancona è stato fondamentale, lo riconoscono tutti. “Mettere in rete tanti soggetti è un altro merito di questo itinerario”. La presidente dell’associazione Francesca Luzi è soddisfatta: “C’è un grande lavoro dietro questa rassegna. Noi ci impegniamo per recuperare quanto ci circonda e di cui spesso non conosciamo o sottovalutiamo l’importanza”.

Il promotore è Piersante Iacopini, Stefano Degli Esposti, funzionario dell’archivio di Stato oggi a Reggio Emilia, è stato per due anni il riferimento: “Ci siamo focalizzati sul 1300, un periodo di cui ci sono pochissime documenti, visto che in archivio le carte partono dal 1380. Grazie al lavoro di Claudia Colletta e Stefano abbiamo trovato la strada. Poi – prosegue Iacopini - c’è stata Eleonora Paniconi che ha studiato un letterato ebraico medievale, Immanuel Romano”.

Durante il periodo della mostra, all’interno dell’archivio di Stato, ci sarà una esposizione di pergamene e materiale riguardante il periodo ebraico a Fermo. Da non perdere anche un video che racconta Immanuel, visto che è studiato da tempo negli Usa.

L’obiettivo è multiplo: “Avere il supporto della comunità ebraica ci responsabilizza. Faccio parte del comitato regionale per la valorizzazione degli itinerari ebraici, un percorso non semplice ma che a Fermo intanto parte” aggiunge Iacopini. Che ricorda il 10 settembre, giornata mondiale della cultura ebraica che ha come tema la bellezza “che noi mostreremo con la mostra di Savini, una pubblicazione sulla Fermo del 300 e il video di Incorvaia che farà camminare Immanuel per la città”.

Il 6 l’inaugurazione della mostra, il 7 apre l’archivio di Stato, il 10 presentazione di libro e video, il 12 approfondimento con il saggista Robiati Bendaud, membro del tribunale rabbinico di Milano. Numerose le passeggiate, camminando sui passi e ombre di  Immanuel tutti i giorni tra le 17 e le 20, basta prenotarsi al Palazzo dei Priori.

Sulla mostra, che sarà presentata dalla professoressa Finicelli, aggiunge Eleonora Paniconi “che per la prima volta Savini non è curatore. Abbiamo scelto noi i pezzi, tra oltre 200 opere, scovando pezzi meravigliosi che nascevano dalle lettere ebraiche. Un appassionato della Grecia, ha saputo scavare nel patrimonio culturale senza fare poi copia e incolla ma rielaborandolo”.

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