FERMO – Le aggressioni al personale del servizio sanitario pubblico sono diventate, in ogni angolo del Paese, un problema. Per prevenire, l’Ast di Fermo ha lanciato un nuovo programma, in accordo con la regione Marche, per l'attivazione dei dispositivi anti-aggressione in dotazione al personale del Pronto soccorso del Murri. Il tutto per aumentare “sicurezza e prevenzione” ha ribadito il dg Roberto Grinta.
Al suo fianco il prefetto Edoardo D'Alascio, il questore Luigi Di Clemente e i comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza, i colonnelli Gino Domenico Troiani e Massimiliano Bolognese.
"I dispositivi - spiega Grinta - sono uno strumento per fare prevenzione contro eventi violenti ma non solo. La forte interconnessione che esiste tra la nostra Ast, la Prefettura e le forze dell'ordine è evidente. Al momento sono in dotazione al Pronto soccorso ma è nostra intenzione estenderli anche in altri reparti, come la Psichiatria”.
La funzione è semplice: lanciano un alert al centralino dell’Ast, al presidio di Polizia di Stato del Murri e alla vigilanza privata. “Ma abbiamo già avviato le richieste per diramarlo anche alla Questura e ai Comandi provinciali delle forze dell'ordine. Tutto questo per creare una rete di prevenzione” prosegue Grinta che ringrazia l’assessore alla Sanità che ha dato l'input per questo progetto.
Si tratta di 8 dispositivi indossabili e dotati di un assistente vocale intuitivo. Premendo un tasto, dai dispositivi parte il segnale di allarme collegato direttamente con la postazione della Polizia di Stato. Un alert parte anche autonomamente qualora il dispositivo dovesse rilevare movimenti bruschi come una caduta. I dispositivi sono dotati di due pulsanti: uno rosso che consente una comunicazione verbale con la postazione di controllo, e uno blu per lanciare l'allarme senza comunicazione verbale.
Soddisfatto il primario facente funzioni del Pronto soccorso, Antonio Ciucani, che ha il pieno supporto di Stefano Intorbida, che guida i servizi informativi.
Merito va al prefetto D’Alascio: “Ho voluto che questa iniziativa, di cui ho parlato con l'assessore regionale, includesse anche il Fermano. È un'iniziativa molto importante per tutti noi. Per questo ringrazio chi si prende cura, quotidianamente, di chi ha bisogno, come il personale sanitario ed il direttore Grinta che si è prodigato per favorire l'avvio tempestivo di questa importante iniziativa: fare rete tra le Istituzioni rimane l'obiettivo fondamentale che ci prefiggiamo".
Tutti insieme per prevenire atti violenti. D’Alascio ha voluto poi visitare il pronto soccorso, per vedere coni suoi occhi la situazione: “Ho davvero apprezzato il gesto del prefetto che ha anche espresso solidarietà e vicinanza al reparto. Un gesto molto gradito anche dal nostro personale che ha voluto una foto con lui" commenta Ciucani che presto vedrà dotata la sala di attesa del pronto soccorso anche di due sensori ambientali a loro volta collegati al monitor di controllo generale.