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Tipicità decolla con Di Maio e abbraccia mezzo mondo: "Modello di rete tra pubblico, buyer e aziende"

24 Aprile 2021

FERMO – La phigytal edition del festival del made in Marche si apre tra telecamere e cabina di regia che permette al direttore Angelo Serri di far arrivare in ogni angolo del mondo, visto che collegati ci sono francesi, cinesi tedeschi, americani, arabi e canadesi ogni iniziativa. Dopo tanti contatti virtuali, il governatore Francesco Acquaroli non è voluto mancare in presenza.

“In attesa che il Fermo Forum torni a vivere con le persone, Tipicità percorre chilometri e si rende presente” spiega Angelo Serri. Davanti a lui, oltre al monitor, ci son anche Gino Sabatini, presidente della camera di commercio, e l’onorevole Mirella Emiliozzi a cui spetta il compito di leggere un messaggio del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Aspetto di rivedere la simbiosi tra pubblico, buyer e aziende, tornando a sentire i sapori della nostra terra e ammirare il saper fare delle Marche. tra un anno sono sicuro che saremo tutti qui” sottolinea il sindaco Paolo Calcinaro.

IL PLACET DI LUIGI DI MAIO

L’onorevole Emiliozzi è sicura, le Marche riprenderanno a correre: “Al primo posto per rinascere è la cultura, il mezzo con cui una comunità si identifica e si afferma; poi il turismo, che rende visibile le bellezze del luogo; le attività produttive; l’innovazione che deve entrare anche nelle tradizioni. Tutto questo verrà aiutato dal Governo, con una campagna di comunicazione sul made in Italy che è in fase di avvio”.

È lei che ha coinvolto Di Maio che ha scritto un messaggio: “Tipicità è espressione di contenuti che veicolano l’Italia nel mondo. Dobbiamo usare al meglio il digitale per mostrare al mondo la nostra manifattura, tecniche uniche e inimitabili. Ci attendono eventi internazionali importantissimi, penso al G20, ai vertici mondiali su salute e alimentazione. Nei prossimi mesi dovremo vincere la sfida del rilancio e lo faremo partendo dalle meravigliose Marche a tutta l’Italia”.

MARCHE – CANADA, AMICIZIA CONTINUA

Francesco Acquaroli ci crede in Tipicità, una delle migliori esperienze di rete ereditate dall’era Ceriscioli. “I profumi e i sapori della primavera accompagnano le Marche e sono caratterizzanti di quello che fino a due anni fa vivevamo normalmente. Il valore che c’è in tutto questo, abbinato all’economia e al lavoro che ruota dentro Tipicità, è una garanzia. Noi ci risolleveremo se supereremo i confini, se faremo sinergia. Con la Camera di commercio e ogni città noi cercheremo di organizzare un’azione condivisa e congiunta per far sì che le Marche siano un riferimento in Italia e nel mondo”.

Il primo collegamento è con il Quebec: terra in cui vivono 80 gruppi etnici, un luogo dove i sogni diventano realtà. “Oggi sono 350mila i quebechesi di origine italiana. E molti arrivano proprio dalle Marche. Un territorio ricco di cultura, votato all’innovazione al sapere. Energie rinnovabili e finanze pubbliche in buona salute che ci permettono di avere programmi sociali all’avanguardia” spiega Marianna Simeone .

L’ECONOMIA DEL TURISMO

Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, si collega dopo mezz’ora: “Spero di incontrare presto Acquaroli, che è molto attivo sul turismo. Noi siamo al vostro fianco. Lavoriamo per il turismo estero, ma anche per favorire quello domestico che in fase pandemica ha un ruolo importante, anche perché troppo spesso gli italiani non conoscono la propria terra. E le Marche da questo punto di vista sono una regione perfetta: presentano un’offerta turistica che va oltre i mesi estivi”.

Quando si parla di economia, ecco Gino sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche: “Negli anni in cui l’internazionalizzazione è stata carente, Tipicità ha svolto un ruolo chiave. Oggi, con la nuova organizzazione voluta dal presidente Acquaroli si può davvero creare una cabina di regia che saprà valorizzare la meglio ogni filiera: agroalimentare in primis che ha dato numeri importanti ma che ha sofferto, perché c’è una parte che vive di mobilità; turismo con la valorizzazione dei borghi oltre che della costa, facendoli diventare mete per i giovani.

Mauro Marzocchi, segretario generale della Camera di commercio italiana di Dubai sarà protagonista anche martedì alle 12, durante un focus economico.” MI sono confrontato pochi giorni fa con Sabatini. Non è questione di Expo, con Tipicità e le Marche parliamo da anni. Anche noi vogliamo essere un player nella ripresa. Dubai è un paese di approdo per le esportazioni, parliamo di 1,5miliardi di esportazioni. Chiaramente il 2020 ha vissuto un calo importante. si stanno riprendendo i turisti grazie a una campagna vaccinale molto veloce. Siamo pronti per riportare le Marche ad alto livello. Alcuni settori sono importanti: calzaturiero e agroalimentare, che sono due delle realtà principali delle Marche”.

Non va dimenticato che l’Italia è il secondo esportatore europeo dopo la Germania, il settimo al modo. Quindi dobbiamo essere pronti ma anche selettivi nello scegliere le imprese garantendo il rapporto qualità-prezzo. 200 ristoranti italiani negli emirati sono un punto fondamentale da cui partire”.

Il viaggio virtuale nel mondo prosegue con Ansbach: “Siamo felici di essere parte della vostra inaugurazione. Il 2020 è stato durissimo per tutti, quest’anno celebriamo i 15 anni di amicizia con Fermo, non potremo celebrare come ci piacerebbe, ma il collegamento tra noi e i nostri amici fermani cresce: collaborazioni e incontri non appena possibile ripartiranno. La nostra amicizia non sarà limitata dalla pandemia”.

IL RUOLO DELLE UNIVERSITA'

E poi le gemellate città francesi prima di immergersi nel pensiero profondo dei rettori di Macerata, Camerino e Ancona che avranno loro spazi durante la prossima e intensa settimana: “Le università son luoghi che contribuiscono alla costruzione del futuro tra cui la transizione verso il digitale che ah sempre bisogno dell’uomo. E siamo un luogo di connessione, siamo un fattore di internazionalizzazione”.

La chiosa finale spetta a Marco Moreschi, direttore del Banco Marchigiano, la banca che ha deciso di investire su Tipicità: “Ho coniato un titolo partendo dalle parole di Acquaroli: dall’eterogeneità delle eccellenze locali all’unità della valorizzazione globale. È quello di cui abbiamo bisogno e che ci serve fare. Sono un grande fan delle filiere e infatti come banca sto lavorando sul rating di filiera. In vista di Dubai e del suo Expo metto sul piatto una proposta: finanzio a costo zero tutte le filiere economiche marchigiane che vogliono costruirsi una visibilità ad Expo 2020. Insieme possiamo davvero fare bene”.

r.vit.

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