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Terrenzi, il civico con le idee chiare: in Provincia per lavorare. Calcinaro? Ha scelto dove stare

29 Novembre 2021

di Raffaele Vitali

Alessio Terrenzi è il sindaco di Sant'Elpidio a Mare, comune che a maggio andrà al voto. Un civico, lo ribadisce con orgoglio, ma con una idea di politica chiara. Anche per questo si rimette in gioco portando il suo bacino di voti dentro il mondo del centrosinistra.

Elezioni provinciali, Terrenzi che ne pensa?

“Intanto sono candidato anche io. Significa che sarò della partita a maggio nel mio comune. In provincia volevamo che Sant’Elpidio a Mare fosse rappresentata. Poi vedremo il 18 i voti, noi siamo la terza città meritiamo di stare in Consiglio”.

Scelta di campo di nuovo chiara, lei sta nella lista Pd-centrosinistra?

"Ci sono i civici, penso a Milena Sebastiani con cui ho corso insieme alle regionali. Non dimentichiamolo”.

Lei voleva un sindaco di un piccolo comune.

“E infatti non ho avuto dubbi su Mauro Ferranti, che ha una sua idea politica, ma molto moderata e ha un’attitudine alla riflessione e alla condivisione. Mi ero esposto dopo l’uscita di Marco Fabiani”.

Idea lista unica le piaceva?

“Era un percorso condiviso, un bell’esempio per unire visioni diverse per il territorio”.

Questo ora non avverrà, che scenario immagina?

"Purtroppo c’è chi ha voluto fortemente una seconda candidatura. La mia scelta politica non poteva che essere quella di appoggiare Mauro Ferranti, perché chiamato da tutti”.

Non ho capito, lei ha ricucito col Pd anche in vista delle amministrative?

“Si gioca una partita alla volta. Valuto il progetto migliore. Le provinciali sono a dicembre, c’è tempo per le comunali”.

Quindi nessuna intesa complessiva?

"Non si lavora a pacchetti, resto per un percorso civico, poi si valuta. Rimarco la mia civicità. Non è una lista del Pd in provincia, anche se ci sono nomi pesanti. Però dentro ci sono Vallesi, Sebastiani, 5 Stelle e Terrenzi. Quindi non chiamiamola del Pd”.

Stupito dalle scelte del comune di Fermo?

"Mi aspettavo Manolo Bagalini e invece non c’è più un’anima di sinistra del capoluogo in gioco. Calcinaro dice che è civico ma ha scelto la lista del centrodestra. Io pure sono civico, ma di centrosinistra. Ognuno fa le sue scelte, pensavo che avrebbe aspettato un altro paio d’anni e invece ha scelto di prepararsi a correre, magari per le regionali, in un campo preciso, quello del centrodestra”.

Ferranti nonostante le giravolte di qualcuno è rimasto fermo.

"Nonostante fossero venute meno le sicurezze, una persona seria".

Si aspettava più sindaci candidati?

“Sarebbe stata bella la lista dei sindaci. E invece siamo pochi e spalmati, speravo più colleghi si mettessero in gioco. Io finisco il mandato, se verrò rieletto siederò ancora in Consiglio comunale. E questo significa che sarò eletto non sarò assessore, altrimenti dovrei lasciare il consiglio provinciale. e quindi, già sono chiaro su questo. Avrò il tempo per la Provincia che merita l’impegno”.

Si sente lei il 'vero' sindaco civico dei grandi comuni?

"Tra me e Calcinaro la differenza è che lui si è accordato al ballottaggio con Mauro Torresi, io no. Ma il vero progetto civico è nato qua. Su accordi con il Pd a maggio si deciderà. Ho una lista che mi rappresenta, quindi il dialogo prima ci sarà dentro Partecipazione Democratica, che è viva e attiva. Se da dieci anni sono qui è perché ci muoviamo bene”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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