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Superbonus, le novità. Castelli: "Lavorare nel cratere sarà più conveniente". Cessione dei crediti agevolata per tutti

28 Marzo 2023

FERMO – Il sorriso più grande è per chi si ritrova con una casa nella zona cratere. Perché è stato approvato l’emendamento che garantisce fino al 2025 la cessione nel credito e lo sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del 110% per le lavorazioni non coperte da contributo sisma. un impegno personale che si era preso il commissario straordinario Guido Castelli e che il Governo Meloni ha reso possibile.

“Il mantenimento della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura nel solo cratere sismico stimolerà le imprese a lavorare nel grande cantiere della ricostruzione. Il 110% abbinata alla ricostruzione è una necessità assoluta, che consentirà di rafforzare la sicurezza degli edifici e di renderli anche sostenibili sotto profilo energetico e ambientale” ribadisce il senatore.

Ma non solo, come aggiunge l’onorevole Lucia Albano, sottosegretaria al Mef: “Il lavoro del Governo prosegue sulla linea tracciata dal decreto approvato lo scorso 17 febbraio, definendo le dovute deroghe e risolvendo la drammatica situazione di migliaia di imprese vicine al default e dei cosiddetti esodati del Superbonus. Se gli istituti bancari e assicurativi hanno aperto alla possibilità di riacquistare i crediti incagliati, infatti, è proprio grazie al decreto che chiarisce e limita le responsabilità del cessionario, e che pone contestualmente un limite all’emorragia dei conti pubblici causata dalla normativa ereditata dannosa e confusionaria”.

Quello che è in via di definizione è un veicolo finanziario in grado acquistare e rivendere i crediti incagliati, ridando liquidità al sistema e sbloccando lo stallo che da mesi tiene in scacco imprese e cittadini. Ma anche 'scambio’ con i Btp. È questa la doppia soluzione che dovrebbe contribuire a smaltire la montagna di 19 miliardi di crediti bloccati del superbonus. Il veicolo vedrebbe impegnate le grandi società pubbliche, con Enel X in testa, che offrono così la propria mano tesa al governo.

Intanto prosegue il lavoro di moral suasion su banche e istituzioni, ha incassato la promessa a far ripartire le acquisizioni dei crediti. “Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti” ha spiegato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, annunciando anche l'arrivo del veicolo: “È in corso l'elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l'arretrato». Escluso invece il ricorso agli F24, su cui il governo chiude: il loro utilizzo genererebbe sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa”.

Piuttosto a banche, intermediari finanziari e assicurazioni che hanno esaurito la propria capienza fiscale sarà offerta la possibilità di utilizzare i crediti al fine di sottoscrivere emissioni di Btp poliennali da 10 anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente. La misura vale per gli interventi effettuati fino al 2022 e il primo utilizzo, si precisa, può essere effettuato in relazione alle emissioni effettuate dal primo gennaio 2028. L'ipotesi del veicolo era nell'aria da giorni, ma si attendeva prima di capire come si sarebbe sviluppato il lavoro in Parlamento. Una volta visto che gli emendamenti avevano preso la strada giusta, si è potuti uscire allo scoperto. La soluzione strutturale per i crediti edilizi incagliati esiste, assicura Enel X con il Ceo Francesco Venturini.

Tra le altre modifiche, la commissione Finanze ha dato il via libera alla proroga al 30 settembre del termine alle villette, che entro il 30 settembre scorso avevano effettuato almeno il 30% dei lavori, per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%. Per salvare le cessioni del 2022, inoltre, arriva la possibilità per chi non ha concluso il contratto di cessione entro il 31 marzo di effettuare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate con la 'remissione in bonis': ovvero, entro il 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro. Cessione e sconto in fattura restano per l'eliminazione delle barriere architettoniche e anche per gli istituti per le case popolari (Iacp), le onlus e il terzo settore, e per i lavori su immobili colpiti da eventi sismici e anche per l'alluvione delle Marche.

È stata concessa la possibilità di spalmare in 10 anni la detrazione anche per i contribuenti che non hanno sufficiente capacità fiscale

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