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Storia ed eleganza, il corteo della Cavalcata illumina il 14 agosto. Leoni: una voce narrante spiegherà le figure in scena

10 Agosto 2021

FERMO – Un evento dietro l’altro. Tutto concentrato in pochi giorni. Questa è la Cavalcata dell’Assunta di Fermo. “In futuro spalmeremo in un tempo più lungo la rievocazione e magari porteremo la gara tra piazza e duomo” sottolinea il regista Adolfo Leoni, storico e giornalista.

Imperdibile, nel programma, Palio di Ferragosto a parte, è la serata del 14 agosto. Dopo l’anteprima del 30 luglio, con spettacolo di bandiere e musica in piazza del Popolo, Rai 1 Estate ha deciso di accendere le luci sulla Cavalcata. Collegamento nazionale che si bissa il 15 mattina con ‘A sua immagine’ la mattina di Ferragosto, per poi vivere di nuovo tutta la corsa il 21 agosto su Rai 3 alle 1650

Immagini, volti e figure sono stai il leit motive del regista nei primi giorni di programma. Il 14 si aggiungono le ‘voci’. Tutto inizierà alle 20.15 con un concerto di campane. Parte il duomo, risponde san Domenico e chiude santa Lucia. Poi, parte il corteo, settecento figuranti guidati dal capitano della rocca, una delle figure storiche recuperate da Leoni dopo lunghe ore tra i libri antichi della biblioteca Spezioli.

Altra novità, i popolani davanti al corteo, distanti dal gruppo ma uniti, che partiranno dal largo della rivolta. Poi si schiereranno a destra e sinistra sul sagrato del duomo. “Priori e cernita escono dal palazzo alle 2030, accompagnati da musici e alfieri. I priori, dopo aver esercitato i due mesi di amministrazione della città tornano alle contrade. Proseguiranno per corso Cefalonia, sosta a san Zenone per la benedizione. Poi, la cernita si ferma e i priori riprendono il posto nelle proprie contrade”.

Nuove figure sono anche il console dei mercanti, il banchiere, due giudici, un letterato, un massaro e i regolatori: personaggi affidati a Giunta e consiglieri. “Dopo tutto questo, si forma il corteo che riprende il suo percorso con l’ingresso, in piazza, del rettore della Politecnica, Gian Luca Gregori, insieme con alcuni docenti”.

La voce racconterà le dame mentre il palio del 2020 entrerà in piazza accompagnato dai mercenari. Al Duomo, dove si concluderà il corteo, ci saranno i canonici, in abiti tradizionali. Niente mercatino, ma saluto del podestà, del vescovo e breve momento liturgico. Ma in realtà non finisce lì, perché un piccolo corteo tornerà in piazza entrando dall’arco dell’orologio per poi fermarsi sotto il palazzo del comune, o della sottoprefettura, per l’ultima esibizione di musici e alfieri.

Nel mentre, priori e podestà entreranno e si affacceranno alle finestre con il podestà che darà il via alle gare. “Due le priorità che mi sono dato: la storicità e l’estetica del corteo” ribadisce il regista Leoni. “Ogni mercoledì accompagno gruppi di turisti e racconto la Cavalcata all’interno della città di Fermo. Le persone vogliono sapere, da qui la voce narrante che spiega quel che si sta facendo. Far comprendere il ruolo di chi si ha davanti agli occhi è importante” ribadisce. Poi c’è la parte estetica, resa possibile dalle cerimoniere: “Attenzione ai vestiti, alla tipologia di dama, alla compostezza. Fermo non si può permettere di fare una sagra”.

Ascolta Mauro Torresi, vicesindaco con delega alla Cavalcata, che poi entra nel merito dell’organizzazione, della sicurezza: “Abbiamo valutato ogni aspetto, superando timori e limiti. La tratta dei barberi, in programma giovedì sera, ne è un esempio, con i van su via XX Settembre e la tratta in via Veneto. 199 persone avranno la fortuna di stare in tribuna e godersi la tratta, tutte con green pass”. La Tratta sarà preceduta da un piccolo corteo, a condurla Eleonora Mainò, giornalista della Gazzetta di Siena, mentre Gaia Capponi, giornalista del Carlino, è la speaker che narrerà dame e protagonisti.

L’organizzazione rodata dai tanti appuntamenti, si sente pronta: “Per quanto riguarda la sfilata, ci sarà un contingentamento di pubblico in piazza, dove potranno entrare massimo 400 spettatori. Metteremo i conta persone all’ingresso. Chi non entrerà in piazza, speriamo copra via Mazzini che altrimenti resta spesso vuota” prosegue il vicesindaco.

Per il Palio sono i mille i posti a sedere, divisi in tre punti. Si parte alle 15 con il corteo, poi la corsa. “Abbiamo rispettato ogni regola, tutte. Dal green pass al contingentamento. Noi abbiamo fatto quello che le regole ci permettevano” ribadisce Torresi che ricorda che i biglietti si possono comprare in piazza da Sistema Museo.

Raffaele Vitali

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