FERMO - Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di Finanza di Fermo ha eseguito 698 interventi ispettivi e 458 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Numeri, dati, conferme di un lavoro continuo a tutela di famiglie e imprese. “Sempre più in prima linea, soprattutto ora che arriveranno le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” sottolinea il comandante Antonio Regina.
Uomini e donne in divisa grigia che collaborano con le altre forze dell’ordine e agiscono in maniera capillare in campi delicati. L’occasione per fare il bilancio è arrivata dal 248° anniversario della Fondazione del Corpo. Tornando ai numeri, sono stati individuati 22 evasori totali, gli sconosciuti al fisco. Sono stati 27 i soggetti denunciati per reati tributari e sono stati sequestrati beni per 726mila euro a fronte di una richiesta di 2,4 milioni.
Meglio evitare di spacciare in zona fermana, visti i cani finanziere che hanno un fiuto micidiale: beccati 242 soggetti per detenzione di sostanze illegali sequestrati 5,2 chilogrammi di sostanze stupefacenti, tra cui hashish, marijuana, cocaina ed eroina.
Visto il caro benzina imperante, i finanzieri hanno setacciato il territorio per verificare il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto. I controlli non sono poi solo verso i privati, c’è anche un mondo pubblico da monitorare.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 213, cui si aggiungono 228 indagini delegate dalla magistratura, nazionale ed europea (EPPO): 90 soggetti sono stati denunciati, 2 sono stati segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a oltre 46mila euro. Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a 865mila euro, mentre quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 150mila euro.
Immancabile il faro acceso sul reddito di cittadinanza che continua a riservare amare sorprese: “Sono stati scoperti illeciti per 638mila euro - di cui 322mila indebitamente percepiti e 316mila fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 94 persone”. Scoperto anche chi ancora va in giro con banconote false, i finanzieri ne hanno recuperate 175.
Se ancora non ci sono vere infiltrazioni mafiose, è anche per i controlli. 21 i patrimoni che sono sati sottoposti a un controllo mirato proprio a valutare pericolosi collegamenti con la criminalità organizzata. Poi ci sono state le normali pratiche via prefettura, per le white list (1129 in totale).
Tutto questo senza mai trascurare il Covid e il controllo della circolazione stradale con oltre 11mila automobili fermate.
“Il risultato che perseguiamo è di essere una forza di polizia economico-finanziaria in grado di esprimere la sua vicinanza alla collettività, attraverso un’azione mirata a sostegno dell’economia sana del Paese, a evitare le strumentalizzazioni dell’emergenza sanitaria per avidità di profitti, a tutelare la salute pubblica e ad attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà delle imprese e dei cittadini onesti” conclude Regina.
