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Sorrisi, battute, abbracci, preghiere: Montegranaro ritrova il suo don Sandro, l'arcivescovo del popolo

12 Ottobre 2022

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – La vera ressa non la creano le bancarelle della fiera di San Serafino, ma il passaggio di don Sandro Salvucci, oggi arcivescovo di Pesaro. È qualcosa di incredibile quello che accade a Montegranaro in pochi minuti.

Come le persone, a passeggio nel giorno del patrono tra un acquisto e una salita in cima alla torre aperta grazie a Città Vecchia, realizzano che quell’uomo vestito di grigio con borsa stretta nella mano è il loro ex parroco si fermano. E lui, con il suo sorriso che è diventato il biglietto da visita anche nella complessa diocesi di Pesaro, li accoglie tutti. Lo attendono nella chiesa di San Serafino per celebrare la messa, ma per fare trenta metri ci impiega più di venti minuti.

È un susseguirsi e lui non dice no a nessuno. Entra anche nell’alimentari di Walter ‘Papagnò’ Ferretti con cui scherza parlando di Pesaro. “Ormai andrai anche a vedere la Vuelle” gli dice con la sua voce tonane l’ex capo della curva della Sutor. Don Sandro sorride e con la sua pacatezza risponde: “In tanti mi hanno parlato delle fide contro la Sutor, di quando venivano e trovavano un clima molto caldo”.

E via così con gli immancabili “mi mancate”, ma anche il sincero “mi hanno accolto davvero bene a Pesaro”. Neo mamme con carrozzine che l’arcivescovo aveva visto ben prima del parto che incassano una veloce benedizione e tani parrocchiani che il don saluta per nome. Perché lui li conosceva davvero i suoi fedeli. E questo sta cercando di fare anche a Pesaro, girando da un angolo all’altro della città, confrontandosi con i preti e non solo con le istituzioni, come deve pur fare il capo della chiesa locale.

Arriva poi il momento della messa. La chiesa di San Serafino è gremita. Lo aspettano tutti, sindaco Ubaldi con Giunta e l’ex onorevole Mauro Lucentini in testa, e lui, aprendo la celebrazione, dedica un lungo pensiero alla ‘sua’ Montegranaro confessando anche che il primo maggio, poche ore prima di raggiungere Pesaro per il suo ingresso in duomo, era passato da San Serafino per chiedergli di accompagnarlo e di stagli vicino.

La voce è quella di chi si sente a casa: “Tornare qui oggi ha un valore speciale. Di solito questa messa la celebra don Armando (vescovo di Fano, ndr) ma io non ho preso il suo posto, è solo che era impegnato con i suoi preti in ritiro” esordisce strappando un sorriso ai tanti fedeli.

La prima promessa è “che vi abbraccerò tutti alla fine o almeno ci proverò. Perché il vostro affetto è per me qualcosa di speciale, mi ha accompagnato il giorno della partenza e ancora di più oggi”.

Poi un messaggio a don Andrea, che da sabato è ufficialmente, sulla carta per i prossimi nove anni, il nuovo parroco di Montegranaro: “Credimi, questa comunità ti darà tantissimo e farà di tutto per non perderti. Ti vorrà bene la mia città”.

E che sia la ‘sua’ lo dimostra anche la preghiera che chiede alla comunità per Orietta “una colonna del nostro coro. Ha lasciato un vuoto insieme con Riccardo. Penso a loro e penso a tutti voi” conclude prima di farsi abbracciare dai suoi e sorridere con Papagnò.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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