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Sopralluogo bipartisan tra erosione e difesa della costa. Il futuro di Porto Sant'Elpidio è nel Recovery Fund

6 Novembre 2020

PORTO SANT’ELPIDIO – Una lunghissima attesa davanti al mare che si infrange su quel che rimane della costa sul lungomare centro, ma alla fine l’assessore regionale con delega alla difesa della costa, Stefano Aguzzi, è arrivato a Porto Sant’Elpidio. Ad attenderlo amministratori locali, dal sindaco Nazareno Franchellucci alla collega di Altidona Giuliana Porrà, dal consigliere di Pedaso Galasso agli elpidiensi Balestrieri e Marcotulli, dalla referente della Confartigianato Sebastiani alla capogruppo in regione Marcozzi, e imprenditori stanchi di vedere il mare avanzare fin sotto le assi dei ristoranti.

L’assessore è venuto per ascoltare ma, da ex sindaco di Fano, ha anche parlato e con cognizione di causa, entrando perfino nel tecnico tanto quando la dirigente Tibaldi e il funzionario Filomena che lo hanno accompagnato. Ormai è evidente che il futuro della costa elpidiense, una difesa spalmata in tre stralci di lavori per 24 milioni di euro, è legata a doppio mandato all’Europa, a quel Recovery Fund che sembrava una speranza dell’ex assessore Cesetti e che invece è la strada più sicura.

“La regione ha finanziato metà del primo stralcio, 4.5 milioni di euro, che vogliamo completare con altri 3 milioni inseriti nel piano presentato al Governo per l’uso dei fondi europei. Ma sia chiaro, i lavori devono partire se non fanno danni in attesa degli altri stralci” spiega l’assessore.

Il sindaco ascolta e aggiunge: “Ho inviato personalmente un mese fa una nota in Regione in cui chiedo di inserire anche il secondo da 8 milioni, che è tecnicamente abbinabile, in modo da poter ampliare il finanziamento europeo”. Piano su cui sta lavorando anche il neoconsigliere regionale Andrea Putzu: “Sono 11 infatti i milioni che chiediamo come Regione all’Europa per questo tratto di costa”.

C’è unità di intenti. “Non c’è colore quando si parla di questi problemi. Il mare è di tutti” aggiunge Putzu. L’asse Regione – comune è continuo. Lo spiega il funzionario Filomena: “Siamo in attesa della progettazione dell’Amministrazione che ci permetterà di dare il via all’iter”. Se tutto andrà bene, entro l’anno la Politecnica consegnerà il piano, “che riguarda tutta la costa, non un singolo stralcio” precisa il vicesindaco Stacchietti.

E poi? “Progetto, Via e appalto. Se – riprende la dirigente – tutto andrà avanti senza intoppi, potremmo immaginare i lavori per le scogliere emerse al via entro l’autunno del 2021”. Ascoltano gli imprenditori. Poche parole, quelle di Stefano Alessandrini: “Spero ci sia un reale cambio di marcia. Visto che fino a oggi ci diceva la Regione che il problema erano le risorse, se i soldi dell’Europa sono una certezza, allora si dia inizio ai lavori”.

Aguzzi non è venuto a vendere fumo: “Ci sono molte opere previste nel piano presentato al Governo una priorità è senza ombra di dubbio il raddoppio della Orte – Falconara, ma molto investiamo anche nella difesa della costa. In totale sono 60 i milioni previsti da nord a sud”. E di questi, 11 per Porto Sant’Elpidio. Anche se al momento, ufficialmente, ai dirigenti ne risultano 3,1.

Ma c’è la nota di Franchellucci a Nardo Goffi e la sottolineatura di Aguzzi: “L’ho detto a Goffi, non bisogna vergognarsi di chiedere, ma di dire di no. Quindi, i progetti pronti, o quasi, vanno consegnati e noi li valutiamo”. Il nodo Europa è legato ai tempi, visto che le risorse andrebbero spese entro il 2025. “Ma le sfide non ci spaventano” conclude Franchellucci affiancato da Putzu, per un asse bipartisan quanto mai necessario.

Raffaele Vitali

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