PORTO SANT’ELPIDIO – Chi tanto ha dato, non va mai dimenticato. La Croce Verde e il Comune di Porto Sant’Elpidio uniti nel nome di Remigio Cuini, il volontario della pubblica assistenza scomparso troppo presto. A lui è dedicato il progetto ‘Porto Sant’Elpidio città cardio protetta’ che mira a formare persone in grado di usare un defibrillatore ed evitare infarti mortali in città
In caso di infarto, il tempo di risposta è decisivo. Non avendo un pronto soccorso, in attesa che arrivi la Croce Verde sul luogo dell’attacco cardiaco, si potranno usare i sette defibrillatori che il progetto permette di posizionare da nord a sud. “partiremo con corsi di formazione nei quartieri per rendere più persone possibili abili nell’uso del macchinario” spiegano i volontari.
Per comprare gli strumenti è entrata in azione la Fondazione Carifermo, presente al Gigli per la presentazione il presidente Giorgio Girotti Pucci, che è capofila di un gruppo di privati che ha fatto la sua parte: Avis, Loriblu, Coal e Domus Aurea.
Per la Corce Verde guidata da Ezio Montevidoni un nuovo impegno, ma di quelli che si affrontano con il sorriso: “Garantiremo anche la manutenzione”. Cresce quindi la sicurezza in città, un altro lascito del sindaco Franchellucci a chi prenderà il suo posto tra due mesi.
E che sia davvero una cosa importante lo conferma anche il primario facente funzioni del Pronto soccorso del Murri, Antonio Ciucani: “E’ importante che chi assiste a un attacco cardiaco chiami subito i soccorsi, senza questa prima collaborazione non c’è speranza. Quindi, reattività e poi formazione. Che porteremo anche dentro le scuole”.
