FERMO - Assessore Mirco Giampieri, il 2022 è alle spalle. Con che spirito i Servizi sociali di Fermo affrontano il nuovo anno?
“C’è l’ordinaria attività quotidiana, che vanno dal supporto alle scuole alle disabilità, dai minori alle povertà, dalle situazioni di disagio delle famiglie, ai sostegni per affitti e lavoro. Ora ci attendono nuove progettualità e azioni in grado di rispondere ai diversi ambiti di intervento con efficacia e risolutezza. E lo faremo insieme con il dirigente Gianni Della Casa e gli uffici”.
Ci anticipa qualche progetto?
“Il primo è denominato "Re-L-Azioni Vicine" per la prevenzione della solitudine e dell'isolamento delle persone fragile. Prevede il dislocamento di un assistente sociale che operi a tempo pieno sul territorio, nei diversi quartieri della città con il compito di promuovere la rete di vicinato e le relazioni di prossimità”.
Penserete anche ai giovani?
“Certamente, puntiamo a creare una comunità digitale di adolescenti guidata da professionisti psicologi, educatori ed esperti di tecnologie digitali, articolato in laboratori sul territorio cui possono partecipare i ragazzi. Penso a laboratori di gaming, di videomaker, di arte digitale”.
Una programmazione specifica per settori?
“Vogliamo rispondere con focus ad hoc per fasce d’età ed esigenze di tipo sociale specifiche”.
Assessore, guardiamo al 2022. Quanto avete investito?
“La spesa complessiva dei servizi direttamente erogati dal Comune di Fermo ha superato i 6 milioni di euro contro i circa 5,5 del 2021. Sono aumentati gli interventi in tutti e tre i grandi ambiti d’azione e cioè l’area degli adulti fragili, quella della disabilità e quella dei minori”.
Partiamo dalle disabilità.
“Abbiamo destinato più di 1,5 milioni di euro per il poliambulatorio del Centro Montessori che segue 180 persone, i due centri diurni con 40 utenti, la rete domiciliare a supporto di 140 disabili e poi le scuole”.
Sempre più adulti fragili, come si supportano?
“Non si parla più solo di anziani non autosufficienti, ci sono le famiglie in difficoltà economica, chi non riesce a pagare gli affitti: a questo mondo abbiamo riservato 8800mila euro, un 3% in più dell’anno precedente”.
Un aiuto arriva anche dai tirocini?
“In primis c’è il reddito di cittadinanza, poi l’assegno familiare, infine i tirocini di inclusione sociale che hanno coinvolto 135 persone e altrettanti tra imprese e associazioni”.
Ma quali sono i problemi principali?
“Casa e lavoro. Due situazioni in cui come comune non possiamo essere risolutivi. Sul fronte della casa le risorse finanziare destinate ai contributi per gli affitti sono aumentate ma il problema resta la grande difficoltà nel reperire alloggi sul libero mercato. Una parziale risposta è quella degli alloggi sociali di proprietà del Comune assegnati nei casi di maggiore criticità (18 nuclei familiari). Un’altra risposta arriva dagli alloggi dell’Erap, con 180 domande pervenute nel 2022. Nel corso dell’anno avremo anche nuove case disponibili”.
Raffaele Vitali
