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Servigliano, mamma arrestata. Rotoni: "Doppia tragedia. Ho parlato col padre"

21 Gennaio 2020

SERVIGLIANO – La notizia arriva ieri in tarda serata: arrestata la mamma della bambina morta dentro un appartamento di Servigliano (LEGGI). Accuse pesanti, come riporta il Resto del Carlino.

Sindaco Marco Rotoni, cosa è successo?

“Non chiedetelo a me. Mi ha chiamato il padre della bimba verso le 20 e ci ho parlato, mi ha detto dell’arresto della moglie. Ma aspettavano l’avvocato”.

Cosa si sente di dire?

“Gli inquirenti stanno seguendo tutti gli avvenimenti per avere un quadro puntuale. La dinamica lasciava dei dubbi. E non sono io a fugarli ora. Ma per arrivare a un arresto…”.

Il padre come ha reagito?

“L’ho sentito colpito. E forse è una parola semplice. Vuole anche lui la verità, considerando che prima è stata sospesa la genitorialità, poi va a prendere la moglie e lo fermano le autorità giudiziarie. Il tutto partendo dalla tragedia dell’8 gennaio. La reazione è sorprendente, perché non si sta facendo trasportare dall’emotività. Lui pensa a chi ha ancora qui e lotta”.

Dopo il fatto lei ha mai parlato con la donna?

“Non l’ho mai vista. Mi avevano detto che era in ospedale con delle ustioni”.

Ma aveva mai avuto segnalazioni di problemi per questa famiglia?

“Pur essendo arrivati negli ultimissimi giorni di settembre, non erano mai venuti a chiedere nulla. Neppure assistenza sociale. Una famiglia con difficoltà, italiana o no, come riferimento ha gli uffici sociali. Nei tre mesi non ha mai chiesto nessun tipo di sostegno e di aiuto. Poi, non avevano ancora chissà che rapporti sociali. Le figlie non frequentavano né asilo né prima elementare. È una situazione che ogni giorno leggiamo in maniera diversa”.

Vi siete subito attivati per aiutarli, e ora cambierà qualcosa?

“Noi cerchiamo di sostenere chi ha subito la tragedia. Fino a oggi mi sono relazionato con il papà e ho visto di sfuggita la piccola bimba. In quei cinque minuti ho avuto davanti una bambina gioviale e incredibile”.

Il Comune che ruolo ha in questa fase?

“Marginale. Si muovono da un lato i servizi sociali dell’Ambito su mandato del Tribunale dei minori e dall’altro la Magistratura. Anche noi viviamo alla giornata. E ogni comunicazione modifica lo scenario che non cambia però la tragedia della bambina e di un padre che si trova in una situazione che nessuno vorrebbe mai vivere. Capirete che io cerco di relazionarmi con una persona che non conoscevo fino a tre mesi fa, sostenendolo con le parole. Poi ha una rete amicale e professionisti che lo assistono”.

La solidarietà (LEGGI) quindi non si ferma?

“C’è una bambina di quattro anni che aspetta di sapere se poter abbracciare uno o entrambi i genitori. Non è che il sostegno sia legato all’epilogo. La tragedia è così forte che ci dice solo una cosa: c’è una famiglia davanti a noi. La notizia arriva e condiziona, ma la vicenda rimane con rapporti umani e percorsi sociali, con un futuro della bambina da garantire. Io non giudico, metto in campo la mia comunità solidale”.

Ma lei, sindaco, cosa pensa ora?

“Che davanti ho persone che hanno perso una figlia e una indagine penale. Non posso fare troppe domande, devo solo sostenere”.

Raffaele Vitali

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