FERMO – “Bravi, meritavate di più”. questo il refrain che arriva da Arezzo. Del resto, loro hanno vinto, per cui dire ‘bravi’ ai perdenti e quasi retrocessi giocatori della Fermana non è poi difficile.
La questione resta sempre e solo una: i canarini da inizio anno non fanno mai gol. E nel calcio, se no segni non vinci. Poi dei complimenti ci si riempie solo la bocca. L’allenatore Mosconi ha dato qualcosa al gruppo guidato da Misuraca, il più vicino caratterialmente al mister, ma non la mira.
E ora? La sconfitta con l’Arezzo lascia la Fermana all’ultimo posto aa tre punti dal fantomatico Olbia ce da un paio di mesi sembrava dovesse essere la vittima sacrificale dei canarini e che invece resiste, tra l’altro con una gara da recuperare.
La speranza è sempre più fievole anche per colpa della classifica, ci sono dei punti da tenere sotto controllo, quelli tra il penultimo posto e la quintultima squadra. Se dovessero essere più di otto, niente play put e retrocessioni dirette delle ultime tre.
Questa la classifica attuale: Spal 36; Ancona 34; Vis Pesaro, Recanatese 33; Olbia 25 (con una gara in meno); Fermana 22. Numeri resi complessi dal fatto che da un lato bisognerebbe tifare Olbia perché è quella che può tenere vivi i play out, ma al contempo i sardi vanno sorpassati per non retrocedere direttamente.
E al Recchioni ora arriva il Rimini, che sogna sempre un posto tra le grandi. Il mister Mosconi prova a tenere la barra a dritta: “Potevamo riaprirla dopo il loro grande gol, ma niente. Ci manca anche e un po’ di entusiasmo, di certo non siamo una squadra da ultimo posto”. Il gol mangiato da Sorrentino di gesta ha fatto male a tutti. “Ci servono quattro vittorie, per come giochiamo è possibile. Solo che dobbiamo riuscire a passare in vantaggio, sono certo che cambierebbe molto. Quindi in campo si andrà sempre per vincere, è difficile ma ci dobbiamo credere e provare”.
