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Scuola di legalità: 50 avvocati fermani entrano in classe. Mille alunni coinvolti in letture, laboratori e una gara nazionale tra 'dire e contraddire'

14 Febbraio 2022

FERMO - Gli avvocati di Fermo mettono a disposizione tempo e professionalità e scelgono le scuole per promuovere la cultura della legalità.

Sono più di mille gli studenti coinvolti dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, guidato da Stefano Chiodini, che ha aderito con entusiasmo a un progetto nazionale volto a promuovere la cultura della legalità nelle scuole tramite progetti mirati. Sei gli istituti superiori che partecipano nel territorio di competenza del Foro di Fermo.

Si va da Grottammare con l’istituto Fazzini-Mercantini, a Fermo con il liceo scientifico Calzecchi Onesti, il liceo classico Annibal Caro, l’Itet Carducci- Galilei e l’Itt Montani, fino a Porto Sant’Elpidio con l’Istituto Carlo Urbani. Quattro sono invece gli Istituti Comprensivi che parteciperanno: Betti, Fracassetti, Da Vinci Ungaretti di Fermo e Nardi di Porto San Giorgio.

I cinquanta avvocati che si sono messi a disposizione a titolo gratuito sono pronti a entrare nelle scuole per parlare di legalità e confrontarsi con i ragazzi di tante età diverse. Nelle classi della scuola primaria il tema sarà quello della conoscenza e tutela dei diritti sanciti e tutelati dalla ’Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza’ approvata nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Verranno lette le storie contenute nel libro ’Bebè nel mondo che vorrei’ che hanno come protagonisti degli animali umanizzati che abitano nel paese di ’Lontano Lontano’, luogo fantastico dove vengono ambientati i sei racconti. I piccoli lettori, anche tramite attività laboratoriali proposte a seguito della lettura, rifletteranno sul diritto dei bambini di essere educati a diventare adulti maturi e responsabili, consapevoli che è fondamentale e imprescindibile rispettare gli altri a partire dalle quotidiane esperienze relazionali e dalla conoscenza e consapevolezza dei propri diritti e doveri.

Le classi della scuola secondaria di primo grado che parteciperanno al progetto denominato ’Studio o partita alla play station? La vita è un negoziato’ invece, si cimenteranno nell’arte o, per alcuni, nella scienza del negoziare. Un argomento complesso e stimolante il ’negoziato’ infatti è un’attività fondamentale che può essere svolta in modo intelligente e costruttivo.

I ragazzi si concentreranno quindi sugli aspetti giuridici e dovranno essere in grado di elaborare una o più strategie, partecipando a un vero e proprio workshop. Il ’Torneo della Disputa’, infine, è la progettualità pensata e ideata per gli istituti superiori che parteciperanno a una vera e propria gara del dire e contraddire.

Le squadre si sfideranno a marzo e aprile su temi come la Costituzione, il diritto nazionale e internazionale, l'ambiente, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. In venti minuti il gruppo di studenti dovrà sostenere la tesi mentre l’altra squadra dovrà sostenere la contro argomentazione. Dopo le gare a livello locale ci sarà la finalissima in programma a Roma a maggio. E la speranza è di arrivare proprio a quell’appuntamento.

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