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Sant'Elpidio a Mare: primo Consiglio e prime scintille, ma Terrenzi è eletto presidente. Pignotti: "I cittadini hanno scommesso su di noi"

16 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE – Alle 1024 sono già tutti seduti, ma non è ancora ora della campanellina che dà il via al consiglio comunale di Sant’Elido a Mare. Lo presiede Alessio Terrenzi, consigliere anziano, ovvero più votato. Sono le 1034 quando il segretario generale parte con l’appello. Federica Tempestilli e Simone Diomedi sono bloccati a casa, problemi di salute, per il resto, con le surroghe che permettono di entrare in consiglio a Matteo Verdecchia e Miriam Marcelli, si può partire.

“Benvenuti nella sala consiliare”. Lo dice bene Terrenzi, che gli scranni li conosce bene. “Un onore e un piacere presiedere l’inizio di una nuova era”. Già nel 2004 fu il più votato, e così nel 2007. Nel 2022 si conferma recordman, aumentando anche l’ultima performance con i suoi oltre 400 voti. Il saluto è ai candidati consiglieri e sindaci a cui manda un messaggio chiaro: “Ora bisogna collaborare e lavorare per la città. Questo sarà anche il metodo di Alessio Pignotti” assicura l’ex primo cittadino, che da oggi diventa Alessio II.

Normalmente va a braccio Terrenzi, ma il ruolo lo porta a leggere fino all’applauso della sala piena di persone che dà il vero la all’assise, con il primo e probabilmente unico voto all’unanimità che accompagnerà l’era Pignotti, seduto al suo posto con fascia tricolore indosso.

Giura il sindaco alle 1042 e poi, anche lui con fogli scritti sotto gli occhi, parla alla città. “Non nascondo l’emozione. Il dopo nomina mi ha assorbito, ma è oggi che davvero sento il mio percorso partire. Impegno e serietà saranno la mia guida. Dico grazie a Terrenzi, che mi ha permesso di fare esperienza, dandomi fiducia. Un’esperienza che ora mi sarà preziosa” prosegue il sindaco che poi si rivolge ai consiglieri: “Mi auguro che al di la della diversità potremo collaborare per il bene della città. Come faranno i dipendenti che hanno competenza e la dimostrano ogni giorno”.

Un pensiero personale: “A mia moglie Lisa che è stata la mia collaboratrice più preziosa e la mia sostenitrice più accanita, pur volendo restare fuori. e spero di rendere orgogliosi i miei genitori”. rivendica il suo approccio durante la campagna elettorale che non cambierà, “perché voglio farmi conoscere e far conoscere questo consiglio comunale che unisce esperienza e giovane entusiasmo”.

Non si sente un tirocinante: “Di certo qui c’è chi ha voglia di apprendere. Una nuova classe di amministratori emergerà. Chi è qui è pronto a migliorare e imparare, ma anche a fare scelte e assumersi le responsabilità. I cittadini hanno scommesso su di noi e ai cittadini risponderemo. Sapendo di avere di fronte una opposizione che svolgerà attività di controllo sul nostro operato, ma che spero siano arricchenti in fase di progettualità, sapendo che abbiamo tanti obiettivi da raggiungere soprattutto nel campo del Pnrr”.

Promette di informare la minoranza, “perché tutti si devono essere parte del percorso in cui la mia Giunta sarà il riferimento a disposizione del territorio”. Per lui un compito semplice: essere il sindaco di Sant’Elpidio a mare, tutto intero”.

Pochi chiari minuti di discorso che aprono ovviamente al dibattito. È il momento dell’elezione del presidente del Consiglio comunale. Ad alzarsi, per fare la proposta, è Matteo Verdecchia, subentrante e capogruppo: “Proponiamo Alessio Terrenzi, il più votato ed ex sindaco che ha fatto molto bene”. Poi, il messaggio da capogruppo: “Noi la continuità? Abbiamo rinnovato quasi tutta la squadra. Io e Terrenzi siamo la geriatria a 45 e 46 anni di questa maggioranza. Finito il tempo delle feste, ora si lavora. Un conto è vincere, un conto è governare. La città ci guarda. Abbiamo gli occhi del capoluogo e delle periferie su di noi. le elezioni ci hanno consegnato una città divisa, dobbiamo ricucire”.

Sanno che si di loro ci sono aspettative molto alte: “Siamo pronti per le sfide, siamo ambiziosi e preparati. Sbaglieremo, ma saremo sul pezzo. Sapendo che il sindaco continuerà a essere Alessio Pignotti. Il sindaco è più bravo di me, io non sarei stato in grado di fare quello che a lui è riuscito. Spero che la giunta continui a lavorare di squadra, non fatevi travolgere da individualismi, coinvolgete consiglio, commissioni, coordinatori e perché non le opposizioni. A me piace la parola opposizione, se sarà di livello, noi saremo una maggioranza all’altezza che non si adagia. Ai miei dico, meno selfie e più riunioni”.

Ma Terrenzi piace a tutti? Evidentemente no. E a dirlo è Fabiano Alessandrini, dopo gli auguri di buon lavoro a Pignotti: “La coalizione che guidavo, ‘Noi insieme’, è abituata a lavorare per la città. noi vi lasciamo godere del momento di emozione e orgoglio. Ma sul presidente del consiglio, dopo aver ascoltato Terrenzi e Verdecchia, non trovo corrispondenza nel comportamento. Credo sia la prima volta in cui la minoranza non ha avuto neppure una telefonata sulla scelta. Lo abbiamo fatto sempre in passato, anche quando la maggioranza era vera, con metà dei votanti e non come oggi dove ci troviamo con un consiglio comunale in ci la minoranza in realtà rappresenta il 60% dei voti. Insomma, correttezza istituzionale che qui non ho visto”.

Insomma, Alessandrini dice no e chiede di aprire a una discussione su un altro nome, altrimenti “il nostro voto non ci sarà e sapremo che le vostre parole di ‘collaborazione’ non c’è corrispondenza”.

Invitabile che a parlare sia anche il contendente del ballottaggio, Gionata Calcinari: “Auguro un buon lavoro ai consiglieri che per la prima volta si siedono. Questa è una città importante, su cui da anni si rinvia la soluzione di problematiche. Che al primo consiglio non siano presentate le linee programmatiche mi ha stupito- di certo qui avrete opposizione, come mai vista negli ultimi anni. Saremo di controllo, stimolo, collaborazione se arriveranno documenti e proposte concrete e a beneficio della città”.

Non perde il suo pragmatismo Calcinari che è pronto ad alzare subito i toni: “Mi sarei atteso qualche punto, dalla viabilità alle scuole passando per la raccolta differenziata e il forno crematorio. Spero che il Consiglio torni davvero a essere il centro della discussione e della critica. Se volete possiamo insieme cambiare questa città” ribadisce Calcinari che ribadisce un’apertura che sa di tentativo di vero avvicinamento a una coalizione che nessuno sa se è carne, destra, o pesce, sinistra.

Una critica alla territorialità della Giunta: “Dimenticata la parte del Tenna. Ho il timore, ma conoscendola spero di no, che mancherà attenzione. Ma quel pezzo di Sant’Elpidio merita interventi”. Ala fine, arriva anche la posizione su Terrenzi: “Mi aspettavo collaborazione sulla scelta. E invece, niente. Bastava una telefonata, pure una riunione ieri. Da questa parte c’è il 60% dei cittadini (“ha vinto il partito dell’astensione” aggiunge il consigliere Gallucci) e voi non avete neppure pensato di sentirci. Peccato, continuate a gestire la cosa pubblica come se fosse cosa vostra”.

Attenta e costruttiva è l’opposizione che rivendica anche l’ex vicesindaco Mirco Romanelli, che oggi guarda dalla parte opposta il suo sindaco Terrenzi: “Dovremo parlare di sociale, in pochi ne parlano, ma sarà l’argomento chiave a cominciare dal caro energia che spero questa amministrazione sappia affrontare, il mondo ha ripercussioni sul piccolo”.

Discussione, inevitabile, con Doppieri, Tofoni e Lucidi che portano la voce della maggioranza confermando l’appoggio per Terrenzi. “Chi ha scelto un giovane come me – sottolineano Lucidi e Tofoni – sa che farò tutto il necessario per crescere e incidere nel contesto amministrativo”.

Si va quindi al voto, Terrenzi che passa con 9 voti, enon gli undici sperati, e sei astenuti. Restano due posizioni molto diverse e di certo il "ma che vi chimavamo a fare tanto per noi era scontato Terrenzi" detto da Verdecchia non ha aiutato a chiudere in serenità il primo consiglio che Calcinari avrebbe immaginato diverso "perché sarebbe bastata davvero una telefonata per trasformare un'astensione in voto a favore a chi rappresenta tutta la città, inclusi i nostri 4600 elettori". Che l’era Pignotti abbia inizio.

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