SANT’ELPIDIO A MARE – Fabiano Alessandrini, a pochi giorni dal verdetto sul suo ricorso al Tar che potrebbe riportare gli elpidiensi alle urne, accende il faro sulla raccolta rifiuti. E non solo. “Non è possibile che il sindaco Pignotti dica che ‘mozioni e interrogazioni’ non lo fanno lavorare. Ma lui è il primo cittadino e deve rispondere nel merito come istituzione, rispettando la minoranza e il suo lavoro, tra l’altro corretto e non via pagine di giornale. Vorremmo che smettesse di disprezzare le regole democratiche”.
Alessandrini, con il gruppo che guida, rivendica l’azione politica fatta di proposte, come accaduto sugli asili nido. “Per cui, il sindaco e la sua Giunta rispettino chi chiede solo di sapere, di essere messo al corrente. Questo facciamo come conciliari di minoranza con le interrogazioni, conoscere per poter poi riferire anche al cittadino che di certo non può sapere tutto. Se si contesta questo, significa che c’è un problema di trasparenza”.
Dopo questo, il gruppo Pd-Noi Insieme è entrato nel merito della vicenda raccolta dei rifiuti, su cui ha presentato una interrogazione. “Le lamentele sono quotidiane. E questo nonostante il sindaco durante la presentazione delle linee programmatiche abbia parlato del ‘pieno raggiungimento dell’appalto rifiuti’. Il che significa che dopo nove mesi la ditta ancora non avrebbe pienamente rispettato il contratto e quanto offerto per vincere l’appalto?”.
Tutto questo per la minoranza è grave: “Il contratto, a pagina 6 del capitolato, dà un termine perentorio per l’avvio dei servizi entro 60 giorni dall’inizio del servizio. Parliamo di bidoncini con microchip per la tracciabilità tanto per cominciare. E questo non è stato fatto, abbiamo tutti quelli dell’Ecoelpidiense, il vecchio gestore”.
Ma non solo: “Era prevista una sede centrale a Sant’Elpidio e una a Casette d’Ete per garantire il rimessaggio dei mezzi. Sarebbe dovuta nascere una officina interna e una mobile. Dovevano realizzare un’App in quattro lingue, per supportare i cittadini stranieri; mezzi nuovi a metano ed elettrici; rastrelliera per l’aggancio dei bidoni per i condomini e ritiro quotidiano dei pannoloni e pannolini. Senza tutto questo l’appalto è evidentemente non rispettato”.
Era prevista anche la raccolta a domicilio dell’olio vegetale “ma ancora aspettiamo la consegna del contenitore”. Ci sarebbe nel contratto anche una spazzatrice ultra moderna che pulisce le strade anche con le auto parcheggiate e il netturbino di quartiere.
“E poi, sappiamo bene quanto sia importante, c’è la pulizia delle caditoie che per fortuna ora è iniziata, mentre era giusto farla a inizio agosto per evitare i problemi dati dalle prime piogge, come avvenuto a Casette” prosegue Alessandrini.
Di fronte a tutto questo la minoranza ha chiesto un accesso agli atti: “Vogliamo davvero sapere se quanto detto non viene fatto e cosa il Comune starebbe facendo per far rispettare il contratto. Considerando che nel contratto, che Alessandrini ha in mano, sono previste anche penalità fino a 5mila euro per ogni mese di ritardo e altri 200 euro per ogni famiglia che non ha ricevuto il materiale. “Unica eccezione ai termini previsti per la realizzazione del centro del riuso e di i lavori dell’adeguamento degli ecocentri”.
Le domande sono chiare: “Sono state fatte contestazioni alla ditta dal sindaco, che prima era assessore all’Ambiente? La ditta è stata sanzionata? Il canone mensile, degli 8 milioni di euro totali, lo paga regolarmente pur di fronte a un investimento non ancora completato?” conclude Alessandrini.
