di Raffaele Vitali
FERMO – “This is the end” dell’era Gentili. Una direzione intensa quanto rapida. “Ho voluto qui vicino a me, per l’ultima conferenza stampa, Alessia Amabili, la dipendente più giovane, e il dottor Stefano Dallari che è il più anziano. Sono il binario anagrafico dell’azienda tra cui stanno 1500 dipendenti. A loro va il mio grazie per questi sette mesi di lavoro”.
Quello dei dipendenti è uno dei punti che ha caratterizzato il mandato del direttore generale. Che, ribadisce, no se ne sarebbe mai andato: “Ho fatto il direttore in sette posti e mi hanno sempre chiamato. Di certo non ho mai fatto congiure, non sono vittima di nessuno. Ho scelto liberamente in forza di norme che mi potevano penalizzare, o come importo economico o come durata del lavoro. Su consiglio del mio commercialista ho deciso di cristallizzare la mia pensione. Altrimenti non avrei mai lasciato il contratto. Tra un paio di mesi valuterò se entrare nel privato o smettere” chiarisce Gentili cha auspica la conferma dei due direttori che sono arrivati con lui, il sanitario e l’amministrativo, “ma questo spetta al mio successore Roberto Grinta”.
Insieme con i direttori Carelli e Bianchi ha assunto 163 persone, a fronte di 110 uscite. Quindi un saldo positivo di 53 persone. “Ma non solo. Il capo del personale ha avviato concorsi a tempo indeterminato per medici nei reparti di pronto soccorso, medicina del lavoro, chirurgia e urgenza, pediatria, anestesia, malattie infettive, cardiologia, gastrologia e ortopedia”.
Quindi qualcuno entrerà: “Entro gennaio avremo un anestesista e un cardiologo. Queste sono notizie di speranza, pur sapendo che spesso i concorsi restano vuoti”. Ma non più quelli di Fermo, perché l’idea nuovi ospedali attira molto.
C’è tanto da fare, lo ammette: “Bisogna seguire i nuovi ospedali. Ma è nato un gruppo di lavoro, coordinato dal dottor Vesprini, che periodicamente si reca ad Amandola per verificare il reale stato di lavori- e a anche a Fermo ieri abbiamo avuto un sopralluogo con la ditta che sta facendo un ottimo lavoro”.
Gentili non ha dubbi su un punto: “Il fatto che torni lo stesso DG precedente (Roberto Grinta, ndr) è un vantaggio, conosce la struttura. Qui c’è una rete di professionisti capaci, ci sono figure che attirano. E con i nuovi ospedali questo potrà solo migliorare, perché i professionisti vogliono il posto di lavoro nuovo ed efficiente. In questo momento soffriamo, non si riesce a dimettere le persone avendo un solo ospedale. E nel recupero liste di attesa soffriamo, avendo pochi professionisti non posso obbligare tutti a fare orari più lunghi, ad Ancona è più facile recuperare”.
Sempre più personale, quindi. “Abbiamo tutto l’interesse a stabilizzare, perché inseriamo gente formata. Ho prolungato i tempi determinati, anche per garantire un natale sereno alle famiglie. Al momento per questi non c’è possibilità di stabilizzazione” sottolinea il dg uscente che ha rinnovato anche l’ufficio comunicazione. “Ringrazio Giorgio Fedeli (ex direttore di cronachefermane, ndr) per il lavoro che sta facendo”.
Ulteriori stabilizzazioni arriveranno nei prossimi mesi, 40 quelle previste nel piano approvato la scorsa settimana. “Purtroppo abbiamo pochi infermieri da inserire, molte riguardano Oss e poi ci sono gli amministrativi. E la proroga voluta da Gentili, uno sforzo, è stata fondamentale perché abbiamo così 43 dipendenti in più che permettono ai reparti di non andare in sofferenza. Dobbiamo essere ottimisti, siamo tra quelli che fanno concorsi a tempo indeterminato, questo attira davvero. Se arriveranno persone giuste, di qualità, l’Ast farà un grande passo avanti”.
