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Sanità nelle Marche, meglio di quanto si pensi. La Fondazione Gimbe: "Regione al sesto posto". Ma la prevenzione non funziona

25 Luglio 2023

FERMO - Quattordici regioni su 21 promosse, Emilia Romagna al top. Sud bocciato, tolte Abruzzo, Basilicata e Puglia, ma sempre con punteggi più bassi: il divario Nord-Sud per le cure essenziali è ormai strutturale “e il ddl Calderoli sull'autonomia differenziata legittimerà normativamente le diseguaglianze” sottolinea la Fondazione Gimbe.

E le Marche? Stando ai Lea, Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, si collocano al sesto posto con un punteggio di 257,9 (il massimo è 300).

I dati sono riferiti all’anno 2021 e sono forniti dal ministero della Salute. Gimbe colloca le Marche al sesto posto e risultano adempienti secondo il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg). Rispetto al 2020, nel 2021 i punteggi della Regione sono migliorati (+12,2). In dettaglio, dalla valutazione dei 22 indicatori del Nuovo Sistema di Garanzia, suddivisi in tre aree (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera), la Regione Marche è decima per l'area della prevenzione; quinta per l'area distrettuale; quarta per l'area ospedaliera.

“L'obiettivo di questa classifica - spiega il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta - è quello sia di stimare l'entità dell'attuale frattura Nord-Sud, sia di valutare resilienza e capacità di ripresa dei servizi sanitari regionali nel secondo anno della pandemia”.

Nei primi 10 posti si trovano 6 Regioni del Nord, 4 del Centro e nessuna del Sud, mentre in fondo alla classifica si collocano, ad eccezione della Valle D'Aosta, solo Regioni del Sud. “Rispetto al 2020 le Regioni adempienti nel 2021 salgono da 11 a 14: Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto.

Tre Regioni diventano adempienti: Abruzzo, Basilicata e Liguria. Rimangono inadempienti 7 Regioni: Campania, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia con un punteggio insufficiente in una sola area; Sardegna con un punteggio insufficiente in due aree; Calabria e Valle D'Aosta insufficienti in tutte le tre aree. 

Fatta eccezione per Sardegna e Valle d'Aosta che nel 2021 hanno peggiorato le proprie performance, in tutte le altre Regioni dopo lo stress test del 2020, i punteggi Lea sono aumentati, seppur in maniera differente, secondo l'analisi Gimbe. In Basilicata, Liguria, Lombardia e Calabria di oltre 30 punti; nella Provincia Autonoma di Bolzano, Molise, Abruzzo, Campania tra 20 e 30 punti; in Umbria, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche tra 10 e 19 punti; in Piemonte, Lazio, Provincia Autonoma di Trento, Sicilia, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia di meno di 10 punti. (nella foto l'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini)

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