FERMO – Sperato, voluto, atteso e finalmente raggiunto. Il robot chirurgico, fondamentale per i professionisti del Murri e per alzare il livello della sanità dell’Ast di Fermo, e di quella regionale in generale, è realtà.
“Acquaroli che non perde tempo con le chiacchiere ma si concentra sui fatti. Perché questo significa amministrare la sanità pubblica e fare il bene della comunità. E quando si amministra con attenzione e coerenza, i risultati arrivano” sottolineano Andrea Putzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Alan Petrini, segretario provinciale della Lega.
Una coppia ‘anomala’, ma legata i questo caso non solo dalla coalizione ma dal nuovo strumento. Perché “fondamentale è stato il ruolo di Mauro Lucentini che per anni ha stimolato e monitorato il percorso che oggi si concretizza”.
La novità, spiegano i due politici, è semplice: “Ieri mattina sono partite le procedure di installazione della strumentazione hi-tech di ingegneria robotica per la chirurgia dell'ospedale di Fermo”. un macchinario polifunzionale: “Porterà enormi vantaggi sia per i paziente che per i sanitari. Se da una parte, il robot chirurgico consentirà di abbattere sensibilmente i dolori post-operatori e i tempi di ospedalizzazione dei pazienti, dall'altra consentirà, infatti, ai sanitari di operare con assoluta precisione e sicurezza grazie a dei bracci meccanici che replicano il movimento delle mani degli operatori, assistiti da un sistema informatizzato di ultima generazione”.
Per Putzu e Petrini “il ringraziamento va alla Regione Marche che ha mantenuto la promessa con il Fermano ma, certamente, anche all'Azienda sanitaria fermana che si è spesa per il conseguimento della chirurgia robotizzata e al personale sanitario che ha dato la sua disponibilità ad essere formato per offrire all'utenza un servizio di altissimo livello”. e che rende la sanità fermana ancor più attrattiva su scala regionale e nazionale.