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Ricostruzione. Castelli apre nuovi cantieri, anche fuori cratere. Dal municipio di Sant'Elpidio ai 6 milioni per il turismo di Montefortino

4 Marzo 2023

FERMO - Di soldi ce ne sono tanti, il personale è stato confermato e a breve verrà anche stabilizzato, il sisma bonus è praticamente una certezza, cosa manca quindi alla ricostruzione per essere davvero reale? Il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, forte di un maxi finanziamento del Governo per le Marche che erano state penalizzate da una precedente ripartizione, ha potuto sbloccare ingenti risorse per decine di comuni. Dento e fuori cratere.

Sono 642,5 milioni di euro i finanziamenti per il nuovo Piano della ricostruzione pubblica delle Marche. Un investimento importante che darà il via a 742 opere rimaste ad oggi fuori dalla ricostruzione. “Ora il compito della Struttura commissariale è far sì che queste risorse così ingenti possano essere tempestivamente messe a terra. La sfida di questa nuova fase della ricostruzione sta nel passare dalle norme ai cantieri, senza lasciare indietro nessuno. In particolare, metteremo a disposizione dei Comuni più risorse umane” commenta Guido Castelli che incassa il grazie del governatore Francesco Acquaroli e di tutti i sindaci.

Ci sono anche 17 interventi finanziati con i risparmi della Camera dei Deputati che sbloccano i cis rimasti senza fondi. L’elenco peer il Fermano è lunghissimo, va oltre i 14 milioni di euro che ha incassato Fermo per opere ritenute strategiche a livello regionale, come Rocca Monte Varmine e l’auditorium San Martino.

Partendo dai Sibillini, spiccano i fondi della Camera che permettono a Montefortino di incassare 6,5 milioni e ripartire con il progetto Cis di riqualificazione del borgo di Rubbiano in chiave turistica, che già piaceva all’allora assessore regionale Castelli, ma anche il milione di euro che andrà a Smerillo e il milione e 176mila che va a Monteleone di Fermo.

Tantissimi gli interventi che Castelli ha inserito nel piano opere pubbliche, eccone alcuni. Si potrà giocare e bene a tennis a Belmonte, che riceve 350mila euro per riqualificare il campo. Archivio storico più sicuro Falerone, che ottiene 350mila euro oltre a 2milioni per le strade terremotate del centro storico. Altri due milioni vanno a Servigliano per Santa Maria del Piano. Amandola 120mila euro per la riparazione dei danni alle mura castellane e 100mila euro per recuperare cinque fonti storiche.

Monteleone vede più sereno il futuro con 1,7milini per consolidare una scarpata e più funzionale con un milione di euro per piazza Umberto I. Cultura e sport, tra le tante cose, anche a Montefortino che incassa 400mila euro per il teatro e altrettanti per gli impianti sportivi del villaggio colmartese. Montefalcone, paese gioiello a picco sulla collina, ottiene 2,3milioni per fermare i movimenti franosi sotto la rocca medievale.

Finanziamento importante per il regno di Licini, visto che a Monte Vidon Corrado vanno più di due milioni per la rigenerazione urbana della zona sud. Continua a essere al centro dei progetti la Cuma di Monte Rinaldo che con 1,7milioni potrà veder nascere un centro polifunzionale.

Sono tante le azioni che mirano a ridurre i dissesti idrogeologici: 2,7miloni vanno a Monsampietro Morico, 3,5milioni li riceve Montappone per tre tratti diversi. Altri 3,5 milioni li dovrà gestire Montelparo. Mentre Santa Vittoria si vede finanziata con 2,5milioni un’opera di sostegno alla torre civica di Odorisio e di alcune strade. Guardando infine ad alcuni interventi macro, di certo fanno rumore i fondi per Montegiorgio: 5,8 milioni di euro per la ristrutturazione del comune in via Roma con tanto di riqualificazione dello scalone storico del Panfili.

Due milioni a Sant’Elpidio peer il palazzo comunale, come altri due vanno a Montegranaro per Palazzo Francescani, che così non avrà problemi a completare il cantiere. Infine, lunghissimo l’elenco dei cimiteri finanziati, dentro e fuori dal cratere, incluso quello di Monte Urano che prende 100mila euro o Ponzano che invece ne incassa 400mila.

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