FERMO - Il 9 maggio alle ore 17:30, nella Sala Lettura della Biblioteca Civica "Romolo Spezioli" di Fermo, il giornalista e storico Adolfo Leoni, montegiorgese di nascita ma fermano d’adozione, presenterà la sua ultima opera: Ritratti di donne, edita da Albero Niro nel 2025. Un libro che si propone come un atto d'amore verso il mondo femminile e, al tempo stesso, come una significativa operazione di recupero della memoria storica del territorio fermano.
Ritratti di donne raccoglie dieci storie intense, commoventi e spesso dimenticate, tutte legate alla città di Fermo e al suo hinterland. Sei di queste protagoniste appartengono al passato più remoto, a partire dal Medioevo, epoca che Leoni esplora con passione e competenza. Le restanti quattro emergono dal tempo moderno e dalla contemporaneità, dando vita a un affresco corale che attraversa i secoli e restituisce dignità e voce a figure straordinarie.
Le protagoniste del libro sono:
Il testo si distingue non solo per la qualità storica e narrativa, ma anche per l'originale struttura: ogni capitolo si conclude con una proposta musicale scelta personalmente dall'autore, a sottolineare il profondo legame tra la storia e l’arte, e offrire al lettore un ulteriore stimolo alla riflessione emotiva e culturale.
La presentazione sarà moderata da Riccardo Renzi, funzionario della Biblioteca "Spezioli", che accompagnerà Adolfo Leoni in un dialogo ricco di spunti storici, aneddoti e riflessioni sull'importanza della memoria.
"Le donne scelte sarebbero potute essere molte di più – afferma Leoni – ma ho dovuto operare una selezione. Ho voluto spaziare tra l’antico e il contemporaneo, valorizzando vite esemplari eppure spesso dimenticate."
Ritratti di donne si rivela così non solo una pubblicazione editoriale di valore, ma un vero e proprio progetto culturale: un invito a riscoprire la storia locale con sguardo rinnovato, a riconoscere il ruolo delle donne nei processi storici, sociali e culturali, e a coltivare la memoria come forma di responsabilità collettiva.
L'incontro del 9 maggio rappresenta l'occasione per avvicinarsi a queste figure, a cavallo tra mito e realtà, e per ascoltare dalla voce dell’autore un racconto che va oltre la cronaca storica, toccando le corde dell’emozione e della consapevolezza civile. Ingresso libero fino a esaurimento posti.