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Qualità della vita, la provincia di Fermo migliora tra luci e ombre: più palestre che librerie, pochi posti in ospedale e tante imprese

30 Novembre 2020

FERMO - Un balzo in avanti di 43 posizioni e il Fermano si piazza al 18° posto nella classifica sulla qualità della vita stilata da Italia Oggi.

“Affari e lavoro” e “Sicurezza sociale” gli indicatori che hanno permesso alla nostra provincia di macinare gradini verso l'alto. Nel primo, che considera il quadro economico, il Fermano è al quinto posto. Tra le voci, spicca quella delle imprese registrate (119 ogni mille abitanti, sesto posto) e dell’importo medio dei protesti (2,35 euro per abitante, sesto posto). Il secondo riguarda lo stato di salute della popolazione e, quest’anno, tiene conto anche del Covid. Il Fermano è al quarto posto.

Ha uno dei dati migliori circa le morti per tumore (21,37% ogni cento abitanti, sesto posto) e sugli infortuni sul lavoro (18,89 ogni mille occupati). Dato, quest’ultimo, però, al netto del “nero”. Il tasso di disoccupazione nella fascia 15-24 anni è del 16,53% (16° posto). L’incidenza del Covid sulla popolazione del 12,63% ogni mille abitanti (52° posto).

Il tallone d’Achille resta la sanità. Il Fermano è al quartultimo posto, come l’anno scorso. Alla voce “Posti letto in Terapia intensiva e Terapia intensiva neonatale”, addirittura, è all’ultimo: 2,87 letti ogni 100mila abitanti. Male vanno un po’ tutte le voci: dai posti letto nei reparti specialistici (114,27, 102° posto) a quelli in Ostetricia e Ginecologia (13,79 per 100mila abitanti, 98° posto), alle apparecchiature diagnostiche (200,42, 102° posto).

Sul fronte sicurezza, in un anno abbiamo perso undici posizioni, passando dal 30° al 41° posto. Il Fermano ha uno dei rapporti più alti tra omicidi volontari e popolazione: 1,72 per 100mila abitanti (103° posto). Stesso rapporto per gli omicidi colposi e preterintenzionali, ma la posizione in classifica è ribaltata (17° posto). L’anno scorso ci sono state 4,6 violenze sessuali ogni 100mila abitanti (16° posto).

I reati connessi al traffico di stupefacenti sono stati 54 ogni 100mila abitanti (44° posto), quelli legati allo sfruttamento della prostituzione 3,45 per 100mila abitanti (104° posto). 95,36 i furti d’auto per 100mila abitanti (81° posto), 284,37 i furti in appartamento (53° posto). Migliora la situazione in tema ambientale, dove il Fermano guadagna 29 posizioni (da 100° a 71°).

Ogni abitante della provincia, l’anno scorso, ha prodotto in media 519,72 chili di rifiuti (57° posto). La raccolta differenziata è al 58,48% (56° posto). Male il trasporto pubblico, calcolato solo per il capoluogo. I posti per chilometro per abitante sono 871 (93° posto).

E male le piste ciclabili, sempre nel capoluogo: 5,6 chilometri ogni cento chilometri quadrati (78° posto). Il report fotografa anche il flusso migratorio. Nella nostra provincia ci sono 32,15 emigrati e 32,42 immigrati ogni mille residenti (rispettivamente 57° e 53° posto).

Fermano popolo di studiosi così così. Poco meno di un terzo (29,10%) della popolazione tra i 25 e i 39 anni ha conseguito la laurea (32° posto). Il 56,30% di quelli che hanno tra 25 e 64 anni ha il diploma superiore (80° posto).

Ma il Fermano è anche terra di appassionati di fitness (8 palestre ogni 100mila abitanti, 22° posto), di scarsi lettori (3,43 librerie per 100mila abitanti, 95° posto), di amanti dell’aperitivo (69,20 bar ogni 100mila abitanti, 44° posto) e delle cene fuori (65,20 ristoranti ogni 100mila abitanti, 47° posto).

redazione@laprovinciadifermo.com

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