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Qualità della vita: Fermo è una provincia per donne. La classifica migliora, ma resta l'ultima delle Marche

4 Dicembre 2023

FERMO- In crescita, ma sempre ultima a livello regionale e a metà classifica in Italia: ecco il quadro di Fermo sulla Qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. La 34esima edizione dell'indagine che ha certificato la leadership italiana di Udine, seguita sul podio da Bologna e Trento, vede primeggiare a livello regionale Ancona che sale di quattro posizioni e si attesta al 24/o posto con 565,4 punti a fronte dei 565,3 di Pesaro Urbino la cui situazione in classifica è rimasta invariata al 25/o posto.

Tutte in rialzo le posizioni delle altre tre province. Ascoli Piceno, (27/a con 561,5 punti) ne guadagna 15 rispetto all'anno precedente, Macerata (37/a con 546,3 punti) scala 22 posti, Fermo compie un balzo di 23 gradini e si affranca dalla parte bassa della classifica, arrivando al 50/o su 107 (534,43 punti). La piccola provincia resta quella dove è comodo comprare casa, avendo un prezzo medio al metro quadro poco inferiore ai mille euro, ma è anche quela con poche start up, qulcosa potrà cambiare con il nuovo polo innovativo all'interno del mercato coperto.

Sono 90 gli indicatori statistici alla base dell'indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023. Alcune novità: l'indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l'indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il consumo dei farmaci contro l'obesità, lavoratori domestici. Ci sono poi dieci macro indici: Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte). 

Tra le province ad Ancona la migliore performance (numeri da 6/a posizione) riguarda Psichiatri e psicologia clinica, professionisti attivi ogni mille abitanti (0,30 rispetto alla media 0,19); il dato peggiore (105/o) è il numero di bar ogni mille abitanti (1,8 a fronte della media 2,9).

Pesaro Urbino brilla per percentuale laureati e altri titoli terziari tra persone di età tra i 25 e 39 anni (9/a con 36 punti contro una media di 26) ma pecca nell'imprenditoria giovanile (107/a con 6 titolari under 35 di imprese contro una media nazionale di 8); in provincia indici in aumento per Ricchezza e consumi (+12 posizioni), Cultura e tempo libero (+8).

Ad Ascoli Piceno le miglior performance arriva dalla quota di export sul pil (1/a con 173,8 punti a fronte di una media di 31), incide il farmaceutico, mentre la peggiore è Infortuni mortali e inabilità permanente sul lavoro ogni 10mila occupati (21,1 contro 11,4); in forte progresso (+47 posizioni) sul fronte Affari e Lavoro.

Macerata brilla per Illuminazione pubblica sostenibile, in particolare la percentuale di punti luce a led sul totale (1/a con 100 punti su una media di 51) mentre negativo il dato dell'anomalia in gradi delle temperature rispetto al decennio 2001-2011 (1,17 rispetto alla media di 0,72); la provincia, in ogni caso, compie passi in avanti per Affari e Lavoro (+48), Ricchezza e Consumi (+15),Cultura e Tempo libero (+14).

A Fermo un punto di forza è l'illuminazione pubblica e sostenibile mentre il dato peggiore (104/a) è il numero di cessazioni ogni 10 imprese: 5,44 a fronte della media del 4,49; la provincia è in 3/a posizione per gli indici Ambiente e Servizi ed è migliorata per Affari e Lavoro (+27) e Ricchezza e Consumi (+25). Ottimo 17esimo posto per la qualità della vita delle donne, ha un basso gap di genere.

I TOP D'ITALIA

La classifica è stilata dal 1990. Oggi è dominata da Udine, seguita da Bologna e Trento. Bergamo, quest'anno capitale della cultura insieme a Brescia, (nel 2024 tocca a Pesaro, ndr) sale al quinto posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l'ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di «Ambiente e servizi».

Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022. Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria «Affari e lavoro», e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest'anno è sesta. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria «Ricchezza e consumi» grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l'acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c'è Verona, che l'aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ma e 13ma posizione. Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l'unica eccezione di Cagliari che arriva al 23mo posto.

Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell'anno scorso: oltre a Latina (87), Frosinone (80), Imperia (81), Alessandria (70) e Rovigo (68), ci sono Grosseto (74), Viterbo (75), Rieti (73) e Massa Carrara (72).

Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35ma (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36) e Genova (47, in calo di 20 posizioni). Un'edizione, quella di quest'anno, che dà ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio. La fotografia scattata dalla 34ma edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo shock energetico e l'inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata.

L'indagine continua online nella sezione Lab 24 (www.qualitadellavita.ilsole24ore.com ) dove è possibile consultare i dati, dalle classifiche di tappa ai singoli indicatori, e interrogare i dati in modo personalizzato - per esempio confrontando le performance di due province o rispetto alle edizioni passate.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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