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Provinciali, l'escluso Malvatani. "Deluso dal Pd. Il centrosinistra apra ai consiglieri di Calcinaro che mi hanno votato"

21 Dicembre 2021

FERMO – Pierluigi Malvatani, consigliere comunale del Pd, non ci sta a passare per il grande sconfitto delle elezioni provinciali. Tutt’altro. Per entrare gli è mancato, senza dubbio, un voto a Fermo, dentro quella coalizione di cui fa parte e che si era presentata contro Calcinaro con il nome di ‘Fermo Futura’.

“Un grande rammarico esprimo per chi all’interno della nostra coalizione ha votato per un consigliere di fuori città, privandola dell’opportunità di incidere sulle dinamiche provinciali. A mio parere un errore politico che non aiuta a ricostruire un’ampia aggregazione per tornare alla guida di questa città, a dispetto di chi si fregia di voler attuare un nuovo Futuro per Fermo”. Il messaggio è rivolto a Renzo Interlenghi che avrebbe votato Aronne Perugini, compagno di studio legale. Uno sgarbo che Malvatani non ha digerito anche perché gli è costato caro.

Al contrario, Malvatani ha incassato voti dai banchi di maggioranza, da quell’ala di anima centrosinistra che ha diligentemente votato Ortenzi, come chiesto dal sindaco Calcinaro, ma che poi ha scelto Malvatani come consigliere. “A coloro che all’interno della maggioranza di Calcinaro mi hanno dato fiducia, dico grazie. Ho avuto un solo voto in meno del sindaco, sarei stato il terzo consigliere di Fermo. Bene, a questi consiglieri dico con forza: uniamoci e rigeneriamo il centrosinistra”.

Un messaggio che Malvatani si augura condiviso con il suo partito, il Pd. Anche se le avvisaglie iniziali non sono state buone. “Non ho neppure ricevuto una telefonata dal segretario comunale Iagatti e da quello provinciale Piermartiri. Speriamo che ora le cose cambino” prosegue.

Al Partito Democratico rimprovera di non aver creduto nel suo consigliere di Fermo: “Non è normale che i nostri voti siano andati a Montegranaro. E neppure che in altri luoghi del territorio si sia scelto solo di appoggiare il consigliere Pompozzi. O si gioca per Fermo o qualcosa nel partito del capoluogo non funziona. Vogliamo o no risalire dall’8% delle elezioni?” prosegue.

A chi gli rinfaccia di avere fatto un patto con Calcinaro, Malvatani risponde secco: “Ma se il sindaco ha anche rischiato di rimanere fuori. Purtroppo è il mio partito a non avermi appoggiato a dovere, non il fatto che dai banchi di maggioranza si sia voluto dare il via a un percorso politico nuovo per cui mi metto in gioco, sperando che a partire dal mio capogruppo Vallasciani ci sia la volontà di dialogare fuori dal Consiglio per creare qualcosa insieme”.

Il consigliere provinciale uscente non ha dubbi: “Meritavo la conferma. Ho lavorato per la città e il territorio, pensiamo solo alla strada Girola che anche con il mio impegno si è sbloccata. E invece, non ho neppure potuto condividere le candidature. Ma pensavo che il mio partito avrebbe evitare di fare una figuraccia a Fermo. Ora possiamo solo migliorare, cominciando proprio dalla rigenerazione di una condivisione di valori di centrosinistra da vivere insieme con i consiglieri di maggioranza (Bagalini, Trasatti e Pascucci) che hanno dimostrato di avere le idee chiare sul loro posizionamento” conclude Malvatani che sotterra l’ascia di guerra ed è già pronto a ripartire, anche con Interlenghi (nella foto Malvatani con la consigliera provinciale uscente Luciani).

Raffaele Vitali

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