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Provinciali, dal cilindro del Pd esce Tano Massucci: "E' il nostro candidato alla presidenza. Ha i numeri per vincere"

10 Novembre 2021

FERMO – La soluzione istituzionale e unitaria era solo una: “Moira Canigola”. Caduta quella, soluzione politica: “Per noi è Tano Massucci. E siccome i conti riportano, puntiamo a vincere, se chi ‘deve’ risponderà”.

“Poche parole e tanti fatti” rivendica il lavoro fatto in questo periodo Fabiano Alessandrini, affiancato da Fabrizio Cesetti. Che ammette candidamente che “al di la del lavoro fatto con Fabrizio Cesetti e Moira Canigola, è necessaria una maggiore condivisione del governo della Provincia, da perseguire con le forze responsabili e disponibili del Fermano”.

Insomma, il Pd prova il colpo di coda. “Abbiamo cercato una soluzione condivisibile partendo dal centrosinistra ma in realtà andando più in la dei confini di casa”. La ricerca ha spinto i Dem verso Monte Vidon Combatte e il dottor Tano Massucci “che ci ha dato la disponibilità, anche se si prende qualche giorno per sciogliere le riserve”. In questo modo il Pd pensa di aprirsi al civismo e a Fermo, visto che Massucci ha sue figure all’interno della maggioranza di Fermo. Perché lui? Ex vicepresidente di Cesetti, in campo alle Regionali con Mangialardi, civico con Calcinaro e chiaramente simbolo dei piccoli e di una vallata, la Valdaso, sotto rappresentata in questi anni.

Cesetti parte dal suo lavoro e da quello di chi l’ha seguito. “Ora, il Governo e il Parlamento si stanno rendendo conto che è necessario attribuire competenze all’ente, facendola gestire come istituzione di area vasta, anche la fase di utilizzo dei fondi del Pnrr.  Non per niente è stata ripristinata, giustamente, l’indennità per il presidente. Una Provincia che guarda al futuro. Noi già lo sapevamo che era importante, ma ora se ne rendono conto in tanti”.

Sarebbe servito quindi un percorso istituzionale. “Ci abbiamo provato, perché la Provincia deve rappresentare tutti. Dovevamo partire dalla riconferma della presidente uscente, che ha saputo coinvolgere ogni forza politica. Dall’area di crisi alla viabilità passando per il nuovo ospedale. Era la soluzione e lei era disponibile”. Solo che la via maestra non è stata possibile percorrerla, stando all’ex assessore. “Quando la parola passa dalle istituzioni alla politica, entrano in gioco i partiti e la partita cambia. La via istituzionale conduce alla responsabilità, la via politica è quella della vittoria. Dove poi si può anche perdere”.

Ma Cesetti e Alessandrini hanno contato le schede possibili e quindi ci provano. “Massucci è una scelta politica. Il Pd non sarà mai disponibile ad appoggiare una candidatura di centrodestra. Non potrà mai fare un accordo organico con il centrodestra, ma solo istituzionale quindi con la Canigola. Detto questo ci apriamo per allargare il consenso. E Tano in questo è perfetto: un moderato che ha sempre guardato al centrosinistra, fin dal 2009 quando fece l’apparentamento con me”.

Canigola presidente, loro ci avevano creduto. “Personalmente ho puntato sulla Canigola, ho concordato un percorso con Massucci, prima di questa decisione, per proseguire con la Canigola. L’idea era lista unica con Canigola e solo sindaci. Per noi era la candidata, ma una volta capito che non c’era accordo, non meritava di essere esposta, andava trattata con garbo”.

Ma chi sosterrà Massucci? “Sindaci del Pd, di area centrosinistra, piccoli comuni e parte dei consiglieri di Fermo, cinque fanno parte della sua lista, e quindi immaginiamo che risponderanno presenti”. L’ultima riflessione è per Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo. “Non mi spiego come possa lui pensare di votare un sindaco di centrodestra. E siccome il centrodestra non gli dà la presidenza, cosa lo spinge da quella parte?” ribadisce Alessandrini.

E chiosa Cesetti: “Un mese e mezzo fa ho parlato con Calcinaro e gli dissi in maniera chiara che doveva scegliere l’onda, perché anche il miglior serfista deve scegliere quella giusta. In quel caso lo avrei anche appoggiato”. E comunque, se la destra converge, la porta di Massucci è aperta “ma poi ci facessero capire perché proprio non volevano la Canigola”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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