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Pronto soccorso e Potes, più soldi nello stipendio di chi lavora dentro e fuori dal Murri. Donati: "Ora stabilizzare il personale"

8 Maggio 2023

FERMO – Come impatta la decisione della Regione Marche di dare 80 euro in più al mese ai dipendenti sanitari che lavorano nel settore emergenza – urgenza, ovvero i pronto soccorso? Per il Fermano, da qui al 31 dicembre, significa investire 76.000 euro in favore di 91 operatori “di Pronto Soccorso, Punti di Primo Intervento, Potes, Radiologia interna al Pronto Soccorso. TR l’altro – spiega Giuseppe Donati, segretario Cisl Fp - entro la seconda metà del 2023 lo stanziamento potrebbe raddoppiare grazie agli ulteriori 100 mln di € previsti dal Decreto 34/2023 da convertire in legge entro fine mese di maggio”.

Gli 80 euro in busta paga arriveranno con lo stipendio di maggio, “mentre gli arretrati del 2023 saranno pagati con lo stipendio di giugno 2023, Seguirà la liquidazione degli arretrati del 2022 nello stipendio di luglio 2023. Vi è l'impegno da parte del direttore del Servizio Salute dott. Draisci, di fare ogni sforzo per anticipare a giugno il pagamento dell'intero ammontare degli arretrati” aggiunge Donati.

L’indennità è frutto di un accordo tra le parti sindacali e la Regione volto a premiare il disagio di chi opera in determinati settori sanitari. “Il Pronto Soccorso del Murri ed i professionisti che vi operano, in special modo Infermieri ed OSS visto che la stragrande maggioranza dei medici sono gettonisti, vivono, lavorativamente parlando, costantemente sotto pressione. Non bastano infatti i carichi di lavoro pesantissimi, il numero di malati che sostano sulle barelle anche per giorni ai quali va fornita assistenza di ogni tipo".

C'è anche il fenomeno delle aggressioni da fronteggiare. "Non a caso è stata rafforzata la vigilanza. Tutto questo crea la fuga del personale che può andarsene dal Pronto Soccorso. Difficilissimo reperire medici che scelgono di specializzarsi in medicina e chirurgia d'urgenza ma sarà presto molto difficile anche trovare infermieri ed OSS disposti a prestare servizio in questo contesto sempre più rischioso” riprende il segretario.

Incassato questo risultato, i sindacati guardano avanti: “Il confronto con la Regione dovrà proseguire serrato in primis per arrivare alla stabilizzazione del personale impegnato nell'emergenza COVID e poi per bandire velocemente nuovi concorsi a tempo indeterminato per tutte le figure sanitarie ed amministrative necessarie”.

redazione@laprovinciadifermo.com

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