Non ci sono le Marche nel board di Stefano Bonaccini. È composto da sei uomini e sei donne, età media 42 anni e mezzo, il Comitato promotore della candidatura di Stefano Bonaccini a segretario nazionale del Pd.
Si parla del gruppo ristretto che sarà al fianco del candidato segretario, a oggi favorito, sui contendenti Schlein, De Micheli e Cuperlo, in vista delle primario del 26 febbraio. Un compitato composto da 12 persone, 6 uomini e 6 donne, da tutta Italia.
Eccoli: Matteo Biffoni, 48 anni, sindaco di Prato; Giovanna Bruno, 47 anni, sindaca di Andria; Michele Catanzaro, 43 anni, capogruppo Pd Assemblea Regionale Siciliana; Nicola Irto, 41 anni, senatore Pd, segretario regionale Pd Calabria; Simona Meloni, 48 anni, capogruppo Pd Assemblea legislativa Umbria; Elena Piastra, 39 anni, sindaca di Settimo Torinese; Giacomo Possamai, 42 anni, capogruppo Pd Consiglio Regionale Veneto; Luca Rizzo Nervo, 45 anni, assessore Comune Bologna; Rachele Scarpa, 25 anni, deputata Pd; Anna Scavuzzo, 46 anni, vicesindaca Milano; Valeria Valente, 46 anni, senatrice Pd; Tobia Zevi, 40 anni, assessore Comune Roma.
Ci si aspettava almeno un big marchigiano, Matteo Ricci?, ma nella scelta di esponenti Pd in prima linea nel partito e sul territorio, si è saltata la regione commissariata da tempo ormai immemorabile. Del gruppo fano parte 3 sindaci, 1 vicesindaco e 2 assessori, nella rappresentanza delle rispettive Regioni, 3 capigruppo Pd, o in Parlamento, tre onorevoli.
"L’idea è però quella di mettere in campo una nuova classe dirigente più giovane del sottoscritto e che possa rappresentare il futuro del partito. Loro sono espressione di un PD popolare" commenta il canidato segretario che ha come braccio destra Diego Nardella, sidnaco di Firenze.
Insieme al Comitato promotore, Stefano Bonaccini ha formalizzato anche altri due incarichi di persone già in campo dal punto di vista operativo per la sfida congressuale: sono quelli del senatore lombardo Alessandro Alfieri, che sovrintende alla rete organizzativa territoriale sul piano nazionale e che ha strutturato la mozione in tutti i territori, provincia per provincia; e quello del senatore ligure Lorenzo Basso, referente degli oltre 200 comitati spontanei che si sono già costituiti a sostegno di Bonaccini e che sarà animatore anche di quelli civici nella fase delle primarie aperte.
