FERMO – Aveva 57 l’uomo che ha deciso di donare i propri organi per salvare altre vite. Due equipe chirurgiche hanno lavorato per ore, riuscendo anche nell’inusuale prelievo dei polmoni.
Il 57enne fermano era iscritto regolarmente al Sistema informatico dei trapianti, aveva detto sì il giorno del rinnovo della carta d’identità. “Il processo di donazione si è potuto espletare con l’impegno collettivo dei professionisti della salute” spiega in una nota l’area Vasta 4 guidata da Roberto Grinta che riserva un plauso particolare alla primaria di Rianimazione, Luisanna cola, che “ha dato spinta propulsiva all’attività di procurement”, ma anche alla dottoressa Daniela Fiore, coordinatrice locale dell'attività di donazione di organi e tessuti.
Il prelievo ha coinvolto il dipartimento di urgenza-emergenza, in primis con il Pronto soccorso, rianimazione e sala operatoria, ma il lavoro ha richiesto il contributo di molteplici figure professionali: laboratori, diagnostica per immagini, anatomia patologica, neurologia, la direzione medico ospedaliera, la nefrologia, la chirurgia, la dermatologia, la cardiologia e l’oculistica.