PORTO SANT’ELPIDIO – Ottobre potrebbe essere il mese decisivo per il futuro di Porto Sant’Elpidio. quantomeno dal puto di vista politico. Centrodestra e centrosinistra hanno un obiettivo comune: conquistare il centro. Quanto e come è il vero dilemma.
Da destra si lavora, riunione dopo riunione, con il gruppo del Laboratorio Civico, rappresentato dall’ex candidato Felicioni. Una forza politica che ha saputo, quattro anni fa, stupire tutti, ma che alla fine non ha ottenuto lo spazio che avrebbe sperato. Da qui il dilemma: correre di nuovo da soli o trovare una intesa, progettuale e di leadership, con le forze che si preparano a guidare il Paese.
Di canditi sindaci, al momento, ce ne sono pure troppo: il civico Battilà, che piace anche alla Lega, i meloniani Marcotulli e Balestrieri, che rivendicano il ruolo visto lo strapotere di FdI in città e in ogni livello. Chiaramente due sono di troppo, ma è facile che tutti e tre si troveranno a portare voti a una quarta figura, che aleggia in città e che aspetta solo la chiamata.
Più complicata, paradossalmente, la situazione nel campo del centrosinistra. Qui il primo compito è compattare il Pd stesso, frammentato dopo il ‘terremoto’ Piermartiri che dopo essere stato escluso dalla Giunta sembrava all’angolo. Ma che poi è diventata segretario provinciale dei Dem. Inevitabile quindi, che Franchellucci e company debbano dialogare anche con lui. Come se non bastasse, ci sono i civici che intelligentemente cominciano a ragionare come una squadra sola, il che gli darà un potere contrattuale maggiore. Giovedì è previsto un incontro tra Pd e civici d’area, ma sarà un abboccamento.
A livello di candidati in pole viene dato Paolo Petrini, IL sindaco di Porto Sant’Elpidio che aspetterebbe solo la certezza di essere ben visto anche dai civici. Se c’è una cosa che Franchellucci sa bene, a meno che non commetta lo stesso errore di Loira che no ha inciso sul suo successore, è che da solo il Pd non vince. E quindi anche il suo vice, Daniele Stacchietti, deve stringere i freni per evitare scatti in avanti che lo brucerebbero.
Nel silenzio si muove l’assessore Traini, possibile nome da mettere sul piatto dei civici per trovare una intesa rapida. Si vedrà, perché se il tavolo dovesse saltare, c’è sempre una Milena Sebastiani che la sindaca la farebbe a occhi chiusi, per capacità e anche credibilità cittadina.
