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Pochi rifiuti e differenziati: cinque comuni fermani sono il modello delle Marche. "Così la Tari è sotto controllo"

25 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

Differenziare sì, ma anche produrne meno di rifiuti deve essere l’obiettivo. E questo avviene in particolare in una serie di piccoli comuni del Fermano, che portano così la provincia i primi posti della Regione. Dietro il comune capofila, da anni re indiscusso è Torre San Patrizio grazie al lavoro dell’Ecoelpidiense, ci sono le realtà gestite dalla Soeco, l’azienda guidata da Sonia Giuggiolini.

Se a Torre San Patrizio l’azienda della famiglia De Angelis raggiuge l’81,5% di differenziata e i 59,2 chili pro capite di rifiuti, ci sono poi nei primi sei posti marchigiani altri quattro comuni fermani: Lapedona (79,4 e 63,5), Ponzano di Fermo (76,6 e 73,1), Monterubbiano (75,9 e 73,6), Belmonte Piceno (72,5 e 75). In mezzo il pesarese comune di Gradara.

Per la prima volta ai vertici sale Belmonte Piceno: “Un motivo di orgoglio. Qualche anno fa abbiamo modificato la raccolta differenziata puntando sul porta a porta spinto con l’aggiunta dell’isola ecologica informatizzata per la zona industriale, ottenuto grazie a un finanziamento. Il sistema funziona. Abbiamo aumentato sia la percentuale sia diminuito la quantità. I cittadini hanno capito e quando prendono in mano il calendario della raccolta vengono nuovamente sensibilizzati” sottolinea il sindaco Ivano Bascioni.

Chi ha fatto richiesta ha anche ricevuto il kit per il compostaggio. “I costi della Tari sono ancora relativamente bassi, vediamo che accadrà con l’Ata provinciale che sembra sempre in procinto di partire, ma è una chimera. Anche la discarica, con i suoi aumenti, alla fine ha impattato poco, perché riusciamo a ridurre l’indifferenziato e quindi i conferimenti. E poi la Soeco è corretta” prosegue il sindaco.

Ovviamente soddisfatta la Giuggiolini al termine dell’incoronamento come comune riciclone per alcuni dei 17 comuni che la ditta gestisce nel territorio. Una ditta che investe nel futuro, forte anche di un accordo con Biorepack, siglato pochi mesi fa, ovvero il consorzio per il recupero delle bioplastiche ossia di imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.

Le Marche, a livello nazionale funzionano: Produzione pro capite/anno di rifiuti, mostra un timido miglioramento, passando da 520 kg di rifiuto prodotto mediamente da ogni cittadino marchigiano nel 2019, a 499 kg di rifiuto prodotto nel 2020. “La produzione dei rifiuti in questo periodo è stata molto condizionata dalla pandemia ove di fatto è stata interrotta la raccolta differenziata nelle famiglie affette da Covid come da disposizioni sanitarie” spiega l’imprenditrice.

La classifica ha tenuto poi conto dei cosiddetti comuni ‘free’, ovvero quelli che producono meno di 75 chili a testa: nelle Marche rispetto al 2020 sono cresciuti aa 8 a 14 le amministrazioni. E nelle Fermano sono cinque. “Una buona organizzazione aziendale non è sufficiente per raggiungere risultati cosi significativi è necessaria la partecipazione dell’ente pubblico ma soprattutto dei cittadini e dei portatori di interessi. Serve cambiare le modalità di sviluppo e di gestione dei rifiuti e delle nostre risorse. Occorre un modello di sviluppo non più basato su un’economia lineare, ma passare rapidamente all’economia circolare che meglio si incastra con la sostenibilità ambientale, il luogo primo dove si può attuare questa economia è nella famiglia” ribadisce Sonia Giuggiolini.

Ancora di più dopo l’accordo con Biorepack che prevede la raccolta differenziata della bioplastica compostabile assieme alla frazione umida e il successivo avvio a riciclo organico, riducendo i materiali estranei non compostabili.

“A fronte di questo impegno – conclude la Soeco che sta sperimentando la novità anche ad Amandola – Biorepack riconoscerà dei corrispettivi economici attraverso un sistema premiale, basato sulla qualità della frazione umida raccolta in modo differenziato; più elevata sarà la qualità della frazione umida raccolta e maggiori saranno i corrispettivi riconosciuti. Fondamentale diventa il ruolo dei cittadini: dovranno infatti porre la massima attenzione a non conferire rifiuti incompatibili con i rifiuti umidi, in particolare la plastica tradizionale”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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