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Pitoni e rottweiler, armi e droga: mesi di indagine dietro il super blitz che ha ripulito Lido Tre Archi. I residenti con le lacrime agli occhi: "Grazie"

4 Febbraio 2023

FERMO - Non capita spesso a Fermo che forze dell'ordine e prefetto indicano una conferenza stampa al termine di una operazione. O meglio 24 ore dopo. Ma questa volta il prefetto Rocchegiani, da ex poliziotto operativo, ha colto il senso e l’importanza del blitz che ha animato ieri mattina Lido Tre Archi.

"Non è stato un intervento spot, occasionale, estemporaneo. Dal mio arrivo avevo ritenuto necessario puntare l’attenzione sulle criticità del quartiere" spiega il prefetto.

I crimini sono la conseguenza di un humus che va controllato e cambiato. "I problemi vanno aggrediti e risolti proprio per non dare luogo a successive conseguenze".

Tutto è partito dall’individuazione di immobili occupati abusivamente che diventano basi logistiche e punti di appoggio di soggetti dediti al crimine. "C’è stata una bonifica delle aree con la neutralizzazione dei cani e sequestri di sostanze stupefacenti" prosegue ribadendo che di queste operazioni ne seguiranno altre.

“Con le lacrime agli occhi non posso che dirvi grazie, siete il fiore all’occhiello delle meravigliose marche, un grazie per esserci sempre” è uno dei messaggi arrivati da Torino, da parte di una proprietaria di un appartamento, alle forze dell’ordine. Messaggi che gratificano del lavoro fatto.

Ma non basta la Polizia, intesa come sistema di forze dell’ordine, serve un intervento sociale.

"Ci sono criticità attinenti all’integrazione, al disagio sociale e psichico e ho subito constatato che già in passato la prefettura si era resa promotrice di un progetto finanziato con fondi europei, con risultati considerevoli tra il 2020 e il luglio 2022, un progetto che ha consentito la realizzazione di uno sportello di prossimità per offrire supporto in termini di mediazione sociale e intercettare i soggetti coinvolti in momenti di difficoltà, disagio e difficile integrazione. Mi sono preoccupato di evitare che venissero meno le misure di supporto già realizzate, abbiamo sfruttato l’ultima finestra utile, a dicembre, per intercettare altri finanziamenti per un ulteriore progetto che non disperda l’aspettativa che abbiamo creato" continua Rocchegiani.

La questora Rosa Romano incassa il successo di una operazione pianificata nel dettaglio, in cui un poliziotto è stato ferito da uno dei cani degli occupanti. "Un’azione ad alto impatto, un controllo straordinario del territorio come coronamento di quotidiani controlli che si fanno nel quartiere san Tommaso e fino a Porto Sant’Elpidio, zona che sappiamo essere una base logistica del crimine. Parlo di spaccio, prostituzione, furti e rapine”.

Ma come il prefetto, la questora aggiunge che “è anche un modo per essere vicini alla popolazione, per creare un dialogo con la parte sana della cittadinanza e combattere insieme l’illegalità”. T

anto lavoro dietro a un blitz che è partito da alcune segnalazioni, non sempre dei proprietari degli appartamenti poi liberati. “I rottweiler sono stati più volte usati come mezzo di aggressione, anche recentemente a Ripatransone. Cani addestrati al combattimento”. Proprio a Ripatransone è stata sequestrata della droga, oltre che una balestra e due bombe carta del peso complessivo di un chilo.

“Quando siamo arrivati in via Tobagi e Paleotti, per la prima volta hanno lanciato i cani contro le forze dell’ordine. Ma non ci siamo fermati e alla fine ci sono 5 persone denunciate per detenzione e spaccio, tunisini e egiziani, possesso ingiustificato di coltello di 31,5 cm. E tanto altro”.

L’invito di tutto il tavolo è ai cittadini affinché continuino a collaborare. “Muoversi tutti insieme – ha ripreso il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Troiani – per superare problemi collettivi. Abbiamo impegnato una sessantina di carabinieri e insieme con il servizio sanitario dell’Ast abbiamo messo in sicurezza i cani, che anche ieri hanno provato ad aggredire gli operatori. Ma non sono stati gli unici animali ritrovati, c’era in un appartamento anche un pitone. Insieme riusciremo a ristabilire condizioni di normale vivibilità nel quartiere”.

Se la droga viene sempre scoperta, merito è anche del cane finanziere, come ricorda il colonnello Bolognese: “I nostri cani sono arrivati dopo che sono stati prelevati i rottweiler. Garantiamo come guardia di finanza attenzione al quartiere cercando di prevenire e reprimere fenomeni legati all’abusivismo commerciale, contraffazione e sicurezza prodotti”.

Loro dentro gli appartamenti ci sono arrivati con l’ausilio dei vigili del fuoco guidati dal comandante Fazzini, che come sempre sono i primi a doversi mettere in azione per sfondare porte, trovare pertugi, rischiare in pria persona.

“Oggi c’è commozione, vi ringraziamo come città. Anche noi - chiosa l'assessore Mauro Torresi - abbiamo ricevuto molti messaggi e in particolare da chi vive in quelle zone. Siamo partner di quei progetti con i servizi sociali che vogliono rilanciare il quartiere, abbiamo lavorato su illuminazione, video sorveglianza, sport, è un’operazione che guarda al futuro, da oggi parte un nuovo impatto su Lido tre archi, siamo sulla strada giusta”.

Una strada da cui, grazie al supporto del servizio veterinario dell’Asur guidata da Roberto Grinta, non ci saranno più 15 violenti cani “che venivano usati come vero status symbol dei criminali locali”.

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